venerdì 1 Agosto 2025
13.9 C
Rome

Orrore in RSA: Abusi e Maltrattamenti a Cerreto Sannita

La vicenda che emerge da una Residenza Sanitaria Assistita (RSA) di Cerreto Sannita, Benevento, costituisce una profonda ferita alla coscienza civile e mette a nudo le fragilità di un sistema che dovrebbe garantire protezione e dignità a chi ne ha più bisogno.

Tra gennaio e agosto 2024, una serie di abusi e maltrattamenti, ora documentati e al centro di un’indagine giudiziaria, ha rivelato un quadro inquietante di violenza fisica e psicologica perpetrata nei confronti di ospiti vulnerabili, non solo anziani, ma anche persone con disabilità cognitive e disturbi dello spettro autistico.
Al cuore della denuncia vi è la storia di Salvatore Martorana, un sessottenne siciliano affetto da Alzheimer, un uomo che prima di essere ridotto in preda alla paura e all’angoscia, trovava gioia e espressione artistica attraverso il teatro, il canto e la danza.

Le parole dell’avvocato Leonardo D’Erasmo, legale della famiglia, descrivono un regresso devastante: oggi, un semplice gesto di affetto, una carezza, scatena in lui reazioni di terrore, un riflesso patologico generato dal trauma subito.

La vicenda coinvolge quattro operatori socio-sanitari, già sottoposti a provvedimenti cautelari e avvertiti dell’imminente conclusione delle indagini, i quali dovranno rispondere di reati gravissimi, che includono percosse, lesioni personali e, soprattutto, abusi di impotenza, sfruttando la condizione di non autosufficienza degli ospiti.
Le indagini condotte congiuntamente dai Carabinieri di Cerreto Sannita e dalla Guardia di Finanza di Solopaca hanno portato alla luce un clima di terrore, con episodi di violenza sistematica: schiaffi, calci, strattonamenti, insulti e umiliazioni, perpetrati in un ambiente che avrebbe dovuto essere un rifugio sicuro.

Salvatore Martorana, secondo quanto riferito dal suo legale, è risultato essere una delle vittime principali di questa spirale di violenza.

L’episodio più scioccante è rappresentato dall’uso di un bastone per costringere l’uomo a nutrirsi, accompagnato da insulti crudeli e denigratori che hanno profondamente segnato la sua psiche.

La frase, evocativa di una tradizione secolare, “ti tratto come un tonno nelle tonnare siciliane”, è sintomatica di una disumanizzazione sconcertante.

Questa vicenda solleva interrogativi profondi sulla responsabilità del sistema di controllo e supervisione delle RSA, e sulla formazione e la selezione del personale.
Ma soprattutto, pone l’accento sulla necessità di una maggiore sensibilità e attenzione verso le persone più fragili, quelle che, per loro condizione, sono più esposte al rischio di abusi e maltrattamenti.

La qualità di uno Stato democratico si misura non solo dalla forza delle sue leggi, ma anche dalla capacità di tutelare i diritti e la dignità di ogni suo cittadino, specialmente di coloro che si trovano in una condizione di vulnerabilità.
La riabilitazione psicologica di Salvatore Martorana e delle altre vittime rappresenta una priorità assoluta, e richiederà un impegno continuo e coordinato da parte di tutti gli attori coinvolti.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -