“A tutti un sincero augurio di un pasto ricco di gioia e condivisione.
” Con queste parole, Papa Leone ha offerto il suo saluto caloroso a un gruppo eterogeneo di oltre cento persone, ospiti della Caritas e accompagnati da instancabili volontari.
L’incontro, un’occasione di incontro e fratellanza, si è svolto in un contesto di straordinaria bellezza: il Borgo Laudato si’, incastonato all’interno delle Ville Pontificie di Castel Gandolfo.
Lungi dall’essere una semplice refezione, il pranzo si è configurato come un momento di profonda riflessione.
Il Pontefice ha esaltato il valore intrinseco della condivisione, sottolineando come la presenza di persone provenienti da differenti provenienze, accomunate dalla necessità e dal desiderio di un pasto, creasse un’immagine potente di unità.
“Contemplare questo scenario,” ha osservato Papa Leone, indicando il paesaggio circostante, “ci ricorda la magnificenza della creazione, la sua inestimabile ricchezza.
“Tuttavia, il Papa ha rapidamente spostato l’attenzione dalla bellezza naturale a quella spirituale.
“La bellezza più sublime, tuttavia, non risiede nelle vette e nei panorami, quanto nell’uomo, creato a immagine e somiglianza di Dio.
” Questo atto di creazione, ha spiegato, è l’espressione più alta del disegno divino, un riflesso della Sua perfezione e della Sua amorevolezza.
Il pranzo, in questo contesto, trascende il mero soddisfacimento di un bisogno fisiologico.
Diventa un’esperienza di comunione, un’immersione nella grazia divina.
“Essere qui, riuniti attorno a questa tavola, è partecipare a un’unica comunione, un abbraccio universale che ci connette al divino.
” Il gesto di condividere il cibo, un bene essenziale per la vita, assume un significato simbolico profondo: la condivisione della vita stessa, un’offerta di amore e solidarietà.
Il Borgo Laudato si’, con la sua bellezza evocativa, è stato scelto per amplificare questo messaggio di speranza e riconciliazione.
Il nome stesso, un omaggio all’enciclica sulla cura della casa comune, sottolinea l’importanza di proteggere la creazione e di agire con responsabilità verso il pianeta, riconoscendo il legame intrinseco tra la cura dell’ambiente e la cura del prossimo.
Il Papa, con il suo gesto, ha invitato tutti i presenti a coltivare questa consapevolezza, a vivere in armonia con la natura e con gli altri, testimoniando la gioia di un amore che si fa azione concreta.