domenica, 25 Maggio 2025
CronacaPrato, aggressione brutale: professoressa salvata da cittadini stranieri

Prato, aggressione brutale: professoressa salvata da cittadini stranieri

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A Prato, nel cuore del Parco Prato, un dramma si è consumato a metà mattina del 20 maggio, manifestando con tragica chiarezza la persistenza di dinamiche di violenza di genere e l’importanza cruciale della solidarietà. Un professoressa, vittima di stalking e minacce reiterate da parte del suo ex compagno, si è trovata ad affrontare un’aggressione brutale e premeditata. L’uomo, residente a Pistoia e con un passato di comportamenti persecutori nei confronti della donna, l’ha assalita in un parcheggio affollato, tentando di forzarla a riallacciare una relazione sentimentale che lei aveva inequivocabilmente concluso.L’aggressione, descritta dalla Procura come “selvaggia” e caratterizzata da una violenza inaudita, ha visto l’impiego di un bastone e un tentativo di asfissia con un sacchetto di nylon, atti che avrebbero potuto avere conseguenze fatali. La professoressa ha riportato una prognosi di dieci giorni, testimonianza della gravità delle lesioni subite.In un momento di disperazione, la donna è stata salvata dall’intervento tempestivo e coraggioso di tre cittadini stranieri: un egiziano, un marocchino e una donna magrebina. Il loro gesto, compiuto a rischio della propria incolumità – l’aggressore brandiva un coltello – ha interrotto la furia dell’uomo, allontanandolo dalla vittima e impedendo l’ulteriore escalation della violenza. Questo intervento si configura come un atto di civiltà, un’espressione concreta di cittadinanza attiva e di responsabilità sociale.L’aggressore, dopo aver tentato invano di intimidire i suoi soccorritori, si è dato alla fuga, per poi essere rintracciato dalla polizia presso il pronto soccorso dell’ospedale di Pistoia, dove si era recato per autolesionarsi con un’arma da taglio. Durante una successiva perquisizione domiciliare, gli agenti hanno sequestrato un coltello da cucina, presumibilmente utilizzato per minacciare i tre stranieri, e hanno rinvenuto all’interno dell’auto dell’aggressore degli occhiali appartenenti alla vittima.Le testimonianze raccolte dalla donna e dai suoi salvatori hanno evidenziato la pericolosità e l’ossessività dell’aggressore, rivelando la sua determinazione a perseguire la vittima fino alle estreme conseguenze. Il procuratore capo Luca Tescaroli, nella nota ufficiale, sottolinea come questo evento rappresenti un esempio emblematico di integrazione comunitaria, un valore inestimabile che si manifesta attraverso la solidarietà e la protezione reciproca.L’uomo è stato arrestato in flagranza di reato per atti persecutori e lesioni personali aggravate, con la conseguente disposizione della custodia cautelare in carcere. Questo episodio, tragicamente illuminante, sottolinea la necessità di rafforzare le misure di prevenzione e protezione per le vittime di violenza di genere e di promuovere una cultura della solidarietà e del rispetto reciproco, dove la cittadinanza non conosce confini né etnie.

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