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martedì 18 Novembre 2025

Resistenza agli antibiotici: allarme in Italia, costi a 2,4 miliardi

La crescente minaccia delle resistenze antimicrobiche rappresenta una sfida sanitaria di proporzioni allarmanti per l’Europa e, in particolare, per l’Italia.
Ogni anno, il continente europeo registra un bilancio tragico di oltre 35.000 decessi direttamente imputabili a infezioni causate da microrganismi che hanno sviluppato resistenza agli antibiotici, un dato che evidenzia l’urgenza di un intervento globale e mirato.
L’Italia, purtroppo, si posiziona al centro di questa criticità, accumulando un numero di vittime pari a 12.000 unità annuali.

Il consumo di antibiotici in Italia presenta una tendenza preoccupante, superando la media europea di circa il 10%.

Questa discrepanza, sebbene abbia mostrato una leggera flessione del 5,1% nel 2024 – un segnale incoraggiante, ma insufficiente – rivela un quadro di eccessivo ricorso a farmaci essenziali per la cura di infezioni batteriche.
Le regioni meridionali del Paese si distinguono per un consumo particolarmente elevato, suggerendo disparità nell’accesso all’informazione e nelle pratiche mediche.
L’impatto economico di queste infezioni resistenti è devastante.

Secondo le stime dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), il costo annuale per il sistema sanitario pubblico si attesta intorno ai 2,4 miliardi di euro, una cifra che riflette non solo l’esigenza di trattamenti più costosi e complessi, ma anche il carico derivante dalla prolungata occupazione di oltre 2,7 milioni di posti letto ospedalieri.
Questa situazione, inoltre, incide negativamente sulla produttività e sulla qualità della vita dei pazienti.

Le resistenze antimicrobiche non sono un fenomeno nuovo, ma la loro accelerazione è alimentata da diversi fattori, tra cui l’uso eccessivo e inappropriato di antibiotici in medicina umana e veterinaria, la scarsa igiene e il controllo delle infezioni ospedaliere, e la diffusione dei microrganismi resistenti attraverso i viaggi internazionali e il commercio globale.
La situazione richiede un approccio multidisciplinare che coinvolga professionisti sanitari, ricercatori, decisori politici e cittadini.
L’AIFA, in occasione della Giornata europea per l’uso consapevole degli antibiotici, promuove un’iniziativa di sensibilizzazione illuminando di blu gli edifici simbolo, un gesto simbolico che mira a richiamare l’attenzione sul problema e a incentivare un cambiamento culturale verso un uso più responsabile e mirato degli antibiotici.
Questa campagna si inserisce in un contesto più ampio di azioni volte a rafforzare la sorveglianza delle resistenze, a promuovere la ricerca di nuovi farmaci e alternative terapeutiche, e a educare la popolazione sull’importanza di prevenire le infezioni e di utilizzare gli antibiotici solo quando strettamente necessario e sotto controllo medico.

La sfida è complessa, ma la consapevolezza e l’azione concertata rappresentano le armi più efficaci per contrastare questa crescente minaccia alla salute pubblica.

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