mercoledì 3 Settembre 2025
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Riforma Accesso Medicina: Valutazione, Pari Opportunità e Nuovi Posti

Il panorama dell’accesso ai corsi di laurea in Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Veterinaria si rinnova con una riforma strutturale che elimina il tradizionale test di ammissione, introducendo un nuovo modello basato sulla valutazione del percorso scolastico e su prove selettive di ingresso.

Quest’anno, l’innovazione coinvolge 53.825 aspiranti professionisti sanitari, un numero significativo che riflette l’interesse verso queste discipline, con una netta prevalenza femminile che incide per il 70% sul totale degli iscritti.

Le sedi universitarie che accolgono il maggior numero di candidati sono la Sapienza Università di Roma, leader indiscussa con 4810 immatricolati, seguita dalla Federico II di Napoli (3140), l’Alma Mater Studiorum di Bologna (2635), l’Università di Padova (2629) e l’Università di Torino (2321).

La transizione verso questo nuovo sistema di accesso ha comportato un rinvio temporaneo delle immatricolazioni.
Per poter proseguire il loro percorso accademico, gli studenti dovranno dimostrare una solida preparazione in tre materie chiave: Chimica, con la sua propedeutica biochimica, Fisica e Biologia.

Ogni disciplina corrisponderà all’acquisizione di 6 crediti formativi universitari (CFU), componendo un totale di 18 CFU necessari per la verifica delle competenze.
L’uniformità nazionale è un principio cardine di questa riforma.
Le prove saranno identiche in tutto il Paese e saranno svolte simultaneamente, garantendo pari opportunità per tutti i candidati.
Sono previsti due appelli per consentire a chiunque di dimostrare il proprio valore: il primo fissato per il 20 novembre, il secondo per il 10 dicembre.
L’esito di queste prove selettive concorrerà alla formazione di una graduatoria nazionale, elemento cruciale per l’assegnazione dei posti disponibili.
Quest’anno, l’ampliamento dell’offerta formativa si traduce in un incremento significativo dei posti a disposizione, portando il numero complessivo di immatricolati potenziali a poco più di 24.000.

Questa mossa strategica mira a rispondere alla crescente domanda di professionisti sanitari e a garantire un accesso più ampio a queste importanti lauree.
La riforma, pertanto, rappresenta un cambiamento significativo nel sistema di accesso all’istruzione superiore, focalizzandosi sulla valutazione delle competenze e sull’equità delle opportunità per i futuri camici bianchi.

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