Rinvio a giudizio per 31 ex militanti di CasaPound: la sfida tra libertà di espressione e lotta all’estremismo.

L’inchiesta contro l’estremismo di destra ha assunto dimensioni inaspettate nel cuore della Capitale. La richiesta del rinvio a giudizio per 31 persone affiliate con CasaPound, tutte colpevoli di aver riproposto il saluto romano durante una cerimonia celebrativa per l’anniversario di Acca Larentia, ha sollevato un dibattito acceso sulla compatibilità tra libertà di espressione e obiettivo di non incitare alla violenza. I pm, guidati dal procuratore capo Francesco Lo Voi, sottolineano come il gesto in questione sia intrinsecamente connesso a una cultura politica che promuove la violazione delle leggi Mancino e Scelba.