Samuele Basso, o Sammy come lo chiamavano affettuosamente, ci ha lasciato un anno fa, il 5 ottobre 2024, lasciando un vuoto profondo nel panorama scientifico e umano.
La sua esistenza, segnata dalla rarissima e implacabile progeria, una malattia genetica che accelera il processo di invecchiamento, è stata un’incredibile testimonianza di resilienza, coraggio e profonda fede.
Sammy, divenuto simbolo della lotta contro la malattia e dell’importanza della ricerca biomedica, è stato il malato di progeria più longevo del mondo, vivendo ben oltre la media di vita prevista per chi ne soffre.
La sua scomparsa ha suscitato un’ondata di commozione e ammirazione, alimentando voci e iniziative volte a riconoscere la sua figura in termini quasi soprannaturali.
Inaspettatamente, una corrente di sostenitori ha espresso il desiderio di una sua beatificazione, una richiesta che sottolinea l’impatto emotivo e spirituale che Sammy ha avuto su così tante persone.
Il suo esempio di dignità e serenità di fronte a una condizione così difficile, la sua apertura al mondo nonostante le limitazioni fisiche, hanno ispirato una profonda riverenza.
Tuttavia, i genitori di Sammy, in un’intervista toccante ripresa dal Corriere della Sera, hanno espresso una risposta umile e profondamente radicata nella loro fede cristiana.
La loro risposta, apparentemente semplice, “Beatificarlo? Era cristiano, ci penserà Dio”, rivela una comprensione matura e sobria del significato della santità e del ruolo divino.
Non si tratta di imporre un riconoscimento terreno a una vita vissuta con tale purezza, ma di affidarsi alla misericordia e alla saggezza di Dio.
La vita di Sammy Basso rappresenta un’occasione unica per riflettere su temi cruciali: la fragilità umana, la ricerca scientifica come strumento di speranza, il valore della vita in tutte le sue forme e la forza inesauribile della fede.
La sua eredità non risiede in una potenziale canonizzazione, ma nell’esempio luminoso che ha offerto al mondo: un esempio di coraggio, di amore per il prossimo e di accettazione del destino, illuminato dalla speranza in una dimensione trascendente.
La sua memoria continua a vivere nell’impegno di chi lotta contro le malattie rare, nella ricerca di cure innovative e, soprattutto, nei cuori di coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo.
Sammy Basso, un ragazzo straordinario che, con la sua breve vita, ha lasciato un segno indelebile nel mondo.