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lunedì 3 Novembre 2025

Santanchè, indagine Inps: sospesa l’udienza per conflitto di attribuzione.

L’udienza preliminare a Milano, incentrata sulle accuse di truffa aggravata all’Inps che vedono coinvolta la ministra uscente per le Attività Economiche e il Lavoro, Daniela Santanchè, insieme al suo compagno Dimitri Kunz e a due entità giuridiche facenti capo al gruppo Visibilia, è stata temporaneamente interrotta.

La decisione, assunta dalla giudice unica preliminare (GUP) Tiziana Gueli, sospende il procedimento giudiziario almeno fino al febbraio del 2025, in un’attesa che si protrae per consentire l’esito di un complesso e delicato conflitto di attribuzione di poteri.

La questione, sollevata dalla difesa della senatrice del partito Fratelli d’Italia, avvocati Salvatore Pino e Nicolò Pelanda, si concentra sull’ammissibilità o meno di determinati atti processuali.

In sostanza, la difesa contesta la legittimità di alcuni documenti acquisiti agli atti, sostenendo che la loro acquisizione ha violato prerogative parlamentari.
Questa tesi si basa sull’interpretazione di un potenziale intreccio tra le funzioni di indagine della Procura e i poteri di controllo del Senato della Repubblica.
Il Senato stesso ha formalmente sollevato il conflitto di attribuzione, chiedendo alla Corte Costituzionale di pronunciarsi sulla questione, e la Procura ha presentato un’opposizione a questa richiesta, difendendo la regolarità delle proprie azioni investigative.
La sentenza della Consulta, quindi, si appresta a dirimere la controversia, stabilendo se le modalità di acquisizione delle prove siano state compatibili con la ripartizione delle competenze tra i poteri dello Stato.
La sospensione del procedimento preliminare riflette la gravità della questione sollevata, che trascende la mera valutazione della responsabilità penale degli imputati.

Il caso tocca temi costituzionali fondamentali, quali l’indipendenza della magistratura, il ruolo del Parlamento e i limiti all’esercizio del potere giudiziario.

La decisione della Corte Costituzionale potrebbe avere implicazioni significative non solo per il caso specifico, ma anche per l’interpretazione delle procedure giudiziarie che coinvolgono esponenti del mondo politico e le relazioni tra i diversi organi dello Stato.

L’attesa della pronuncia rappresenta quindi un momento cruciale per la comprensione delle dinamiche di controllo e bilanciamento dei poteri all’interno del sistema giudiziario italiano.

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