Sequestrato scimpanzé: violata la legge CITES, grave illecito.

Un intervento congiunto dei Carabinieri del Nucleo CITES di Catania e della stazione di Cassibile (Siracusa), supportato da veterinari dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Siracusa, ha portato al sequestro di uno scimpanzé in un’abitazione privata situata nel territorio italiano, adiacente a Malta.
L’azione ha evidenziato una flagrante violazione delle normative internazionali e nazionali in materia di tutela della fauna selvatica.

L’esemplare sequestrato, identificato come *Pan troglodytes*, appartiene a una specie di primati antropomorfi riconosciuta come particolarmente vulnerabile e oggetto di protezione rafforzata a livello globale.
La sua classificazione lo colloca tra le specie pericolose per la sicurezza pubblica e la salute umana, derivante sia dalla sua forza fisica considerevole che dalla potenziale trasmissione di patologie zoonotiche, rischi che escludono a priori la sua idoneità a una detenzione privata.

La presenza di uno scimpanzé in un contesto domestico, senza le necessarie autorizzazioni e nel mancato rispetto delle stringenti procedure previste per la gestione di animali esotici, costituisce un grave illecito.

Tale comportamento non solo mette a rischio la sicurezza dell’individuo che lo deteneva e dei residenti circostanti, ma compromette anche il benessere dell’animale stesso, esposto a condizioni ambientali e sociali inadeguate.
La Convenzione sul Commercio Internazionale delle Specie Selvatiche Minacciate di Estinzione (CITES), di cui l’Italia è firmataria, disciplina severamente il commercio e la detenzione di specie protette, stabilendo requisiti specifici per garantire la loro conservazione e prevenire lo sfruttamento illegale.
Il sequestro dell’esemplare rappresenta una diretta conseguenza del mancato rispetto di tali normative, sottolineando l’importanza di controlli e verifiche rigorose per contrastare il traffico illegale di fauna selvatica.

L’intervento dei Carabinieri e dei veterinari dell’ASL non si limita a sanzionare un reato, ma mira a garantire il corretto trasferimento dello scimpanzé in una struttura specializzata, ove potrà ricevere cure adeguate e vivere in un ambiente che ne rispetti le esigenze etologiche e conservazionistiche.

L’episodio ripropone interrogativi cruciali riguardo alla consapevolezza del pubblico in merito alla responsabilità derivante dalla detenzione di animali selvatici, evidenziando la necessità di campagne di sensibilizzazione e di un rafforzamento dei controlli per tutelare sia la biodiversità che la sicurezza della collettività.
L’azione si inserisce in un quadro più ampio di contrasto al bracconaggio e al commercio illegale di specie protette, una sfida globale che richiede la collaborazione tra istituzioni, forze dell’ordine e organizzazioni ambientaliste.

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