L’inchiesta sulla morte della sessantenne rinvenuta senza vita nel villino di Fregene, un piccolo borgo sul litorale romano a nord della città eterna, è ancora in corso con gli investigatori che stanno raccogliendo informazioni e dati preziosi sugli ultimi momenti di vita della donna. La scena del crimine è stata perquisita nel dettaglio dai carabinieri, preoccupati dal tipo di morte, considerata improvvisa e senza segnalazioni precedenti di disturbi di salute o malattie croniche. La vittima era una persona anziana che viveva sola in una parte della villetta, circondata dalle famiglie dei figli, il marito del figlio maggiore, insieme alla moglie e i bambini. Il più giovane dei due figli risiede con la sua compagna nel resto della proprietà, un ambiente silenzioso e tranquillo dove era stato avuto anche l’ultimo contatto della vittima, che viveva da sola, secondo le prime informazioni raccolte dagli investigatori. Il figlio più piccolo della donna morta sembra averla vista per l’ultima volta la sera precedente alla scoperta del corpo quando è andato a trovare sua madre.I primi rapporti suggeriscono che la donna viveva in solitudine, ma si sapeva che la casa era condivisa da altre persone. Secondo quanto riportano le prime fonti investigative, non sono ancora chiari i motivi della morte, lasciando ampio spazio alle ipotesi e agli indizi raccolti durante gli approfondimenti condotti dagli inquirenti. La scena del crimine è stata perquisita con estrema cura dai carabinieri, che hanno cercato di ricostruire la serie degli avvenimenti, focalizzandosi sulle possibili cause della morte e sulla possibilità di eventuali aggressioni o violenze alla donna.