L’alba si specchiava ancora sulla distesa d’acqua del Lido di Venezia quando la notizia dell’incidente inesorabile iniziò a diffondersi come una cascata silenziosa. Sull’autobus che collega Portogruaro alla grande città, il conducente frenò all’improvviso per far presto luce su un fatto inspiegabile e terrificante: due vite stroncate da uno scontro tra due veicoli sull’A4, lungo la rotatoria della direzione del Friuli. Il luogo dell’incidente era vicino alla stazione di servizio di una grande catena, dove si era fermata per il rifornimento e l’abituale pausa per i passeggeri che ogni giorno si incamminano verso la città in cerca di lavoro e di speranza. I corpi degli occupanti dei due veicoli erano stati rimossi con cura dai soccorritori, ma il silenzio di morte era già calato sulla strada come un velo di lutto, ricordando a tutti gli automobilisti che ogni giorno si affollano sulle autostrade italiane quanto sia fragile la vita. I testimoni del tragico evento hanno raccontato al Chronicle della scena atroce: “Eravamo bloccati dal traffico e abbiamo visto due persone uscire da un’auto schiantata contro un’altra”. Il conducente dell’autobus, che è intervenuto subito dopo per trasportare i feriti in ospedale, ha raccontato la sua versione: “Ho visto gli altri automobilisti feriti e ho pensato di essere io il responsabile. Sono partito senza pensarci due volte”.