La stagione sperimentale del taser all’interno del corpo di Polizia Locale di Genova si appresta a concludersi.
Una decisione, quella assunta dalla Giunta Salis, che segna un punto fermo nella politica di sicurezza urbana, un gesto che evoca, nel suo epilogo, l’abbandono di strumenti analoghi, relegati in precedenza in un limbo di potenziale, mai pienamente realizzato.
L’assessora alla Sicurezza, Arianna Viscogliosi, ha formalizzato l’annuncio, chiarendo che la scelta si inquadra in un approccio prudenziale e orientato alla protezione di tutti gli attori coinvolti: cittadini e operatori di polizia.
Questa decisione non è un atto isolato, ma l’espressione di una riflessione più ampia sul ruolo e sui limiti della tecnologia applicata alla sicurezza pubblica.
Il dibattito nazionale in corso sull’impiego del taser, con le sue complessità etiche e legali, ha fornito un ulteriore stimolo per la Giunta a rivedere la propria posizione.
L’utilizzo di tali dispositivi, infatti, solleva interrogativi non trascurabili in termini di proporzionalità, potenziale di abuso e impatto sulle fasce più vulnerabili della popolazione.
La necessità di garantire un equilibrio tra l’efficacia della risposta alle emergenze e il rispetto dei diritti fondamentali diventa, in questo contesto, una priorità imprescindibile.
L’abbandono della sperimentazione del taser non implica, tuttavia, un arretramento nella ricerca di soluzioni innovative per migliorare la sicurezza urbana.
La Giunta Salis intende concentrare le proprie energie nell’implementazione di strategie basate sulla prevenzione, sul rafforzamento della mediazione sociale e sull’investimento in formazione specialistica per le forze dell’ordine.
Un approccio che privilegia la costruzione di relazioni di fiducia tra cittadini e istituzioni, promuovendo un senso di comunità e contrastando le cause profonde della criminalità.
La decisione di non proseguire con l’utilizzo del taser rappresenta, in definitiva, una scelta di responsabilità e lungimiranza.
Un segnale chiaro che la sicurezza urbana non si raggiunge attraverso soluzioni tecnologiche rapide e superficiali, ma attraverso un impegno costante e un approccio integrato, capace di affrontare le sfide complesse del nostro tempo con intelligenza e umanità.
La città di Genova, in questo percorso, si propone di essere un esempio di come la sicurezza possa essere garantita senza compromettere i valori fondamentali di libertà e rispetto dei diritti.