Nel cuore della Barese, a Valenzano, una comunità è stata scossa da una tragedia che ne ha offuscato i preparativi per la solenne festa patronale di San Rocco.
Giovanni Faniulo, un uomo di 46 anni, artigiano e padre di famiglia proveniente da Putignano, ha perso la vita in circostanze drammatiche durante le operazioni di installazione delle luminarie che avrebbero illuminato la città.
La sua scomparsa, prematura e inaspettata, solleva interrogativi profondi e pone l’attenzione sulla sicurezza dei lavoratori in settori spesso caratterizzati da attività complesse e rischi elevati.
Giovanni Faniulo, un professionista esperto nel suo campo, si dedicava da anni alla creazione di opere d’arte luminose, testimonianza della tradizione artigianale pugliese.
Le sue mani abili davano vita a spettacoli di luci che abbellivano le feste e le celebrazioni di numerosi paesi, un contributo significativo alla cultura e all’identità locale.
L’installazione di luminarie, seppur esteticamente affascinante, richiede competenze specifiche e rigide misure di sicurezza.
La complessità delle strutture, la loro altezza e l’uso di materiali infiammabili e cavi elettrici rendono l’ambiente di lavoro intrinsecamente pericoloso.
L’incidente mortale che ha coinvolto Giovanni Faniulo evidenzia la necessità di una revisione accurata dei protocolli di sicurezza, una maggiore attenzione alla formazione del personale e un controllo più stringente delle condizioni di lavoro.
La vicenda non è isolata.
Purtroppo, il settore dell’artigianato artistico, e in particolare quello delle luminarie, spesso opera in condizioni precarie, con contratti atipici, retribuzioni basse e una scarsa tutela dei lavoratori.
La pressione per rispettare i tempi di consegna, la competizione spietata e la mancanza di controlli adeguati possono portare a scorciatoie pericolose e a compromessi sulla sicurezza.
La morte di Giovanni Faniulo non può essere dimenticata.
È un monito per tutti: istituzioni, aziende, sindacati e lavoratori.
È necessario un cambio di paradigma, un impegno concreto per garantire la dignità e la sicurezza di chi, con passione e dedizione, contribuisce a creare bellezza e a celebrare le tradizioni.
È imperativo che ogni lavoratore, indipendentemente dal settore in cui opera, possa tornare a casa sano e salvo, alla fine di ogni giornata.
La memoria di Giovanni Faniulo deve ispirare un’azione collettiva per prevenire altre tragedie e per onorare il suo sacrificio con un futuro più sicuro per tutti.
La festa patronale di San Rocco, quest’anno, si tinge di un dolore profondo e sollecita una riflessione urgente sulla responsabilità sociale e sulla tutela della vita umana.