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sabato 1 Novembre 2025

Tragica morte di Matilde Lorenzi: indagini e perizia sulla pista

La tragica scomparsa di Matilde Lorenzi, giovane promessa dello sci alpino deceduta il 28 ottobre 2024 in seguito a un incidente durante un allenamento in val Senales, in Alto Adige, ha portato l’autorità giudiziaria a iscrivere nel registro degli indagati il responsabile della sicurezza del comprensorio sciistico “Alpin Arena Senales” e l’allenatore responsabile della pista di allenamento Grawand G1, teatro dell’evento.
La notizia, inizialmente diffusa dal *Corriere della Sera*, è stata confermata dalla Procura di Bolzano, che ha avviato un’indagine complessa volta a ricostruire le dinamiche e accertare eventuali responsabilità.
L’inchiesta si è evoluta significativamente dopo il deposito di una memoria da parte dei familiari della sciatrice, corredata da due cruciali consulenze peritali.
La prima, di natura medico-legale, ha sollevato seri dubbi sulla relazione di causa-effetto tra la caduta iniziale e il decesso.

La perizia suggerisce, infatti, che la morte non sia stata direttamente causata dall’impatto con il manto nevoso, bensì da un successivo e violento contatto con un rialzo a margine della pista.

La seconda consulenza si concentra sull’analisi delle possibili omissioni in materia di sicurezza, ipotizzando che misure preventive adeguate avrebbero potuto evitare il tragico epilogo.

Parallelamente, la Procura federale Fisi ha concluso il proprio fascicolo con un provvedimento di archiviazione, non ravvisando condotte antisportive da parte di soggetti tesserati.

Questa decisione, pur chiudendo la strada a possibili accuse in ambito federale, non ha intaccato l’indagine penale in corso, che si concentra ora sulla verifica di eventuali negligenze e responsabilità a carico dei soggetti coinvolti nella gestione della pista e della sicurezza degli allenamenti.

Attualmente, è in corso un incidente probatorio, una procedura complessa che consente a tutte le parti coinvolte, inclusi i familiari della Lorenzi, di partecipare attivamente alla ricostruzione dei fatti attraverso i propri consulenti tecnici.

Due periti, designati dal Giudice per le Indagini Preliminari (GIP), sono incaricati di fornire una valutazione indipendente e imparziale.

La loro missione principale è determinare se la causa primaria del decesso sia riconducibile alla caduta iniziale o all’impatto con il margine rialzato della pista.

Inoltre, i periti dovranno accertare eventuali profili di responsabilità colposa legati alla mancata rimozione del cordolo di bordo pista o, più in generale, alla carenza di misure di sicurezza preventive.

Questo incidente probatorio rappresenta un momento cruciale per l’indagine, poiché mira a fornire elementi concreti e scientificamente validi per chiarire le cause del tragico incidente e, eventualmente, individuare i responsabili.

L’esito di questa perizia sarà determinante per la prosecuzione delle indagini e per l’eventuale formulazione di accuse.

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