La comunità di Pistoia è stata scossa da un tragico evento che ha spezzato la vita di Liliana Podestà, ottantacinque anni, in un incidente avvenuto lungo via Fiorentina.
Il tardo pomeriggio di ieri si è trasformato in un momento di profondo dolore, quando l’anziana signora, intenta ad attraversare la strada, è stata investita da un’autovettura in movimento, perdendo la vita sul colpo.
L’impatto, secondo le prime indagini, è stato di una violenza tale da rendere vani ogni sforzo del personale medico intervenuto, prontamente allertato.
Nonostante la celerità dei soccorsi, la gravità delle lesioni ha impedito qualsiasi possibilità di rianimazione.
L’autista del veicolo, immediatamente fermatosi per prestare assistenza, è stato sottoposto agli alcoltest, risultando negativo, escludendo così l’assunzione di sostanze stupefacenti o alcoliche come fattore determinante dell’accaduto.
Tuttavia, l’evento solleva interrogativi cruciali sulla sicurezza stradale, sull’attenzione dei pedoni e sulla necessità di ripensare il contesto urbano, soprattutto in aree frequentate da persone anziane o con mobilità ridotta.
L’incidente di Liliana Podestà non è solo una tragedia personale, ma un campanello d’allarme per l’intera città.
Richiede un’analisi approfondita delle dinamiche che hanno portato a questo triste epilogo: la visibilità della strada, la velocità dei veicoli, l’infrastruttura pedonale, l’efficacia dei segnali stradali e la consapevolezza collettiva dei rischi legati all’attraversamento delle vie di comunicazione.
La perdita di una figura così radicata nella comunità, un simbolo di esperienza e saggezza, lascia un vuoto incolmabile.
Al di là delle indagini in corso per chiarire l’esatta dinamica dell’incidente e accertare eventuali responsabilità, l’episodio invita a una riflessione più ampia sulla fragilità della vita e sulla responsabilità di ciascuno nel creare un ambiente urbano più sicuro e inclusivo, dove la mobilità di tutti, indipendentemente dall’età o dalle condizioni fisiche, possa avvenire in serenità e sicurezza.
Si rende pertanto necessario un dialogo costruttivo tra amministrazioni pubbliche, associazioni di categoria e cittadini, al fine di promuovere soluzioni concrete e durature, che possano prevenire il ripetersi di simili tragedie e onorare la memoria di Liliana Podestà.
La sua scomparsa lascia un’eredità di dolore, ma anche un imperativo: agire per un futuro più sicuro.





