La giornata dei funerali di papa Francesco è stata una delle più grandi manifestazioni di cordoglio e rispetto che la città di Roma abbia mai conosciuto, un’occasione unica per tutta l’umanità di omaggiare il defunto Papa e rendergli onore. La scena era quella della capitale italiana sommersa da milioni di persone provenienti da tutto il mondo, tutte dirette verso la basilica di San Pietro per rendere il loro tributo al Pontefice scomparso.L’evento ha richiesto un’imponente struttura organizzativa che abbia assicurato la sicurezza e l’ordine pubblico in una situazione che aveva richiesto di superare anche i limiti della logistica ed eseguire compiti impossibili, come ad esempio garantire il controllo aereo sopra Roma e proteggere un corteo funebre lungo sei chilometri con oltre 4.000 tra forze dell’ordine e volontari.Il dispositivo di sicurezza messo in campo per questo evento è stato uno degli aspetti più interessanti della giornata, sia per la sua complessità che per l’enorme numero di tecnologie ed equipaggiamenti utilizzati, per garantire la massima sicurezza possibili. La presenza dei droni che hanno sorvolato il corteo funebre e hanno permesso al pubblico non presente nella basilica di vedere gli eventi in diretta sulle maxi schermate è stato un punto di forza dell’evento.Il coordinamento e la gestione delle forze del mantenimento dell’ordine, in particolare con l’istituzione della no fly zone su Roma e lo schieramento dei tiratori scelti, artificieri e nuclei cinofili lungo il percorso del corteo funebre, assicurò la massima sicurezza a tutti gli spettatori. La presenza delle unità Nbcr dei pompieri per contrastare eventuali minacce nucleari, batterio, chimiche o radiologiche ha contribuito a garantire un ambiente di sicurezza e tranquillità.Il dispositivo del mantenimento dell’ordine in campo è stato imponente: su quattro livelli (sottosuolo, terra, mare e cielo) le forze dell’ordine, che sono state supportate dai volontari, hanno garantito la massima sicurezza durante tutto l’evento. I monitor della sala operativa hanno documentato un fiume di fedeli verso la basilica fin dall’apertura dei varchi alle sei, tanto che a un’ora dall’inizio della funzione si è raggiunta la capienza massima di cinquantamila ed è stato chiuso l’accesso alla piazza. Gli spettatori hanno potuto accedere attraversando i vari presidi con metal detector.Il dispositivo del mantenimento dell’ordine ha garantito una sicurezza estremamente alta e la gestione della situazione ha riscontrato un grande successo, grazie all’intervento di forze dell’ordine e volontari che hanno agito in completa simbiosi per garantire il massimo controllo durante l’evento.Sono state utilizzate anche tecnologie avanzate e nuove come ad esempio l’utilizzo dei droni. La situazione era stata gestita con un piano ben studiato e preparato a largo termine, in modo che si fossero previste le problematiche più probabili, per garantire la massima sicurezza possibili.Il coordinamento tra i differenti livelli di governo è stato ottimo. Il dispositivo del mantenimento dell’ordine ha garantito un ambiente sicuro e tranquillo in cui svilupparsi gli eventi organizzati durante l’evento del funerale.La gestione della situazione è stata curata dall’assessorato alla Sicurezza, mentre il Ministero dell’Interno ha avuto la responsabilità di coordinare le forze dell’ordine. I militari sono stati presenti con i loro mezzo, tra cui anche i caccia Eurofighter pronti al decollo per eventuali situazioni d’emergenza.Nel quartiere Parioli si è trovata la Villa Taverna che ha ospitato l’Ambasciatore americano e il Presidente degli Stati Uniti. La presenza di droni per garantire una visuale completa dell’evento è stata un elemento innovativo.La presenza sulle maxi schermate per gli spettatori esterni è stato uno degli elementi più interessanti, per permettere a tutti coloro che non hanno potuto entrare nella Basilica di poter assistere alla cerimonia.
- Pubblicità -