Via Nazionale: il dibattito sulla rinominazione scatena le passioni in Roma.

La discussione su un cambio di nome a via Nazionale ha scatenato una vivace polemica nella città eterna. Una mozione presentata da consiglieri di Roma Futura propone la rinominazione della strada in via della Costituzione, un’idea che potrebbe essere portata all’Assemblea capitolina già calendarizzata per prossima seduta. I sostenitori dell’iniziativa evidenziano come non esista attualmente una piazza o via dedicata alla Costituzione italiana, contrapponendo questo fatto alle numerose vie dedicate a re, papi e battaglie storiche della città. L’argomento è destinato a sollecitare la discussione pubblica, in quanto via Nazionale sorge dalla strada che unisce la stazione Termini al centro di Roma e rappresenta una fondamentale arteria viaria della Capitale. La proposta ha suscitato le proteste del vicepresidente della Camera dei deputati, Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia, che sostiene come il nome di via Nazionale non debba essere toccato dal furore ideologico della sinistra. L’iniziativa risale al periodo precedente all’annessione di Roma nel Regno d’Italia e fu realizzata in onore degli eroi dell’epopea risorgimentale, come ricorda il monumento al Milite Ignoto dove si ricongiunge la via. Rampelli sottolinea che questa sinistra vuole cancellare l’intera storia della Patria, dimenticando le realtà del passato anche quando non sono direttamente correlate con il regime fascista. La proposta di rinominare via Nazionale e sostituirla col nome di una strada più adatta alla sensibilità politica odierna trova un corrispettivo nella critica alle precedenti amministrazioni per aver “desertificato” l’area, suggerendo che la proposta non si limiti a cambiare il nome ma coinvolga anche una più ampia strategia di valorizzazione e riqualificazione della zona.