“Balene”, la nuova serie Rai, si immerge nelle acque profonde dell’amicizia femminile, esplorando le complessità del tempo, del perdono e della riscoperta.
La storia, ispirata al romanzo omonimo di Barbara Cappi e Grazia Giardiello, affonda le radici in un’amicizia trentennale tra Evelina e Milla, interpretate magistralmente da Veronica Pivetti e Carla Signoris.
Un legame intenso, forgiato tra le aule universitarie, si è incrinato dieci anni prima, oscurato da un evento che ancora avvolge il loro passato di un velo di mistero.
La scomparsa traumatica di Adriana, la terza figura chiave di questa “sorellanza”, si rivela il catalizzatore di un nuovo inizio.
Un evento tragico, un incidente in mare nelle acque del Conero, riemerge come un’opportunità per Evelina e Milla di confrontarsi con il dolore, il rimpianto e la possibilità di una riconciliazione.
La serie, diretta da Alessandro Casale, si configura come un mosaico di generi: un’indagine sottile e avvincente, costellata di momenti di intensa commozione e di un’umanità palpabile che permea ogni scena.
“Balene” non è solo un giallo, ma un’esplorazione intima della maturità femminile.
Evelina e Milla, donne attive e dinamiche, incarnano una generazione spesso trascurata dai media, una fascia d’età che Veronica Pivetti definisce “i 40 di una volta”.
La serie, con un tocco di ironia e leggerezza, celebra la persistenza delle emozioni, che trascendono le barriere dell’età e si manifestano con intensità pari a quelle della giovinezza, filtrate dall’esperienza.
La trama si snoda attorno alla necessità di Evelina e Milla di dare un nuovo significato alle proprie vite, portandole a sospettare che la scomparsa di Adriana non sia un semplice incidente, ma il sintomo di una verità più complessa e celata.
Il cast, arricchito da figure di spicco come Laura Adriani, Filippo Scicchitano e Cesare Bocci, contribuisce a creare un universo narrativo ricco di sfaccettature e relazioni interconnesse.
L’alchimia tra Pivetti e Signoris è l’elemento distintivo della serie.
Un incontro professionale che si trasforma in un’amicizia inaspettata, un legame basato su profondo rispetto e ammirazione reciproca.
“Ci siamo capite subito, abbiamo parlato la stessa lingua,” confessa Signoris, sottolineando l’empatia immediata che ha unito le due attrici.
Un’affinità che si riflette sullo schermo, creando un rapporto autentico e coinvolgente.
“Balene” si pone come un’occasione unica per raccontare le donne oltre i cinquant’anni, un’età spesso stereotipata e marginalizzata.
Una storia che invita alla riflessione sulla forza dell’amicizia, sulla capacità di perdonare e sulla possibilità di reinventarsi, anche quando le onde del tempo sembrano voler sommergere tutto.
E, soprattutto, una serie che celebra la bellezza e la complessità dell’animo femminile, con un tocco di ironia e una profonda umanità.