Emanuela Fanelli, figura di spicco nel panorama artistico italiano contemporaneo, assumerà il ruolo di guida per le celebrazioni inaugurali e conclusive dell’82. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia (27 agosto – 6 settembre 2025). La sua presenza, ben oltre la mera conduzione, rappresenta un omaggio a un talento che ha saputo incarnare la complessità e la ricchezza dell’esperienza umana, intrecciando con maestria commedia e dramma.L’attrice romana, nata nel 1986, ha costruito una carriera caratterizzata da una continua ricerca espressiva e da un’incessante desiderio di esplorare i margini della narrazione. Dopo un inizio segnato da esperienze come “Non essere cattivo” di Claudio Caligari, il suo percorso si è arricchito di ruoli significativi, da “Gli ultimi saranno ultimi” a “Assolo”, fino a “Beata ignoranza” e “A mano disarmata”. Il pubblico televisivo l’ha apprezzata in serie come “Dov’è Mario?” accanto a Corrado Guzzanti e nella partecipazione al programma “Una pezza di Lundini”, dove la sua comicità surreale ha riscosso ampio consenso.Il suo contributo artistico non si limita alla recitazione. Fanelli è una creatrice prolifica, autrice di monologhi che rivelano un’acuta osservazione della realtà e una profonda sensibilità. Il ruolo in “Siccità” di Paolo Virzì, che le valse un David di Donatello nel 2023, ha segnato una svolta nella sua carriera, consacrandola come interprete capace di incarnare personaggi di grande spessore. Il successivo successo di “C’è ancora domani”, esordio alla regia di Paola Cortellesi, ha ulteriormente consolidato la sua reputazione, dimostrando una straordinaria capacità di dare vita a figure femminili autentiche e sfaccettate. La sua interpretazione di Marisa ha rappresentato un punto di riferimento, un’esplorazione intensa della resilienza e della forza interiore.La sua versatilità si estende anche al mondo radiofonico, dove collabora dal 2016 al programma “610” di Lillo e Greg, in onda su Rai Radio 2. L’esperienza nel videoclip “Immigrato” di Checco Zalone, testimonia la sua apertura a progetti innovativi e la sua capacità di unire arte e impegno sociale.La sua carriera è costellata di riconoscimenti, tra cui la menzione speciale al Ciak, si Roma!, e il premio al 48h Film Project, a testimonianza di un talento precoce e di una costante ricerca di nuove sfide artistiche. Nel 2021 ha guidato il Torino Film Festival, mentre la sua voce narrante ha accompagnato il documentario “I magnifici quattro della risata”. Nel 2024, ha ricevuto il prestigioso premio Manfredi ai Nastri d’Argento, ulteriore conferma del suo status di artista di riferimento nel panorama culturale italiano. La sua conduzione della Mostra di Venezia non è solo un onore, ma una celebrazione della sua arte, capace di illuminare e interpretare il complesso universo del cinema.