“Fuori”, l’opera primaverile di Mario Martone, irrompe nel panorama cinematografico italiano con un’energia inaspettata e un successo immediato, consacrando il regista come una voce imprescindibile del cinema contemporaneo. La pellicola, accolta con entusiasmo alla Prèmiere del Festival di Cannes, dove ha rappresentato l’Italia come unico titolo in concorso, ha debuttato al botteghino con un incasso di 711.000 euro nel primo weekend, un risultato che lo proietta come l’apertura più brillante nella filmografia di Martone, superando persino “Il giovane favoloso”.Il trionfo di “Fuori” non si limita all’apprezzamento del pubblico italiano; risuona con forza anche attraverso le recensioni della stampa internazionale, che ne esaltano la potenza evocativa, l’eleganza stilistica e la straordinaria interpretazione del cast femminile. Il film si preannuncia un successo globale, con la distribuzione già confermata per dicembre in Francia e in numerosi altri paesi.Le analisi critiche sottolineano come “Fuori” trascenda i confini del mero biopic, elevandosi a un’opera di intensa liricità e sensualità, capace di risvegliare emozioni sopite e offrire una prospettiva rigenerante. Libération ne sottolinea la capacità di evocare un’atmosfera romantica e sensuale, mentre The Observer lo definisce un ritratto avvincente di Goliarda Sapienza, ambientato nel contesto storico e sociale della Roma turbolenta degli anni ’80. Télérama evidenzia, invece, l’esplosione di vitalità che anima la figura centrale del film, un’anima in cerca di riscoperta, un ritorno al piacere di esistere e al profumo della vita.La performance di Valeria Golino, acclamata dalla critica internazionale, incarna un’umanità profonda e complessa, rendendo omaggio a una figura pionieristica della letteratura italiana. Come osservato da IONCINEMA.com, Martone evita la retorica celebrativa, abbracciando la malinconia e le difficoltà della vita di Sapienza per svelarne il fascino intrinseco. Infine, IndieWire elogia l’opera come un sentito omaggio al coraggio dell’anticonformismo e alla forza dell’individualità.”Fuori” non è solo un film, ma un’immersione emotiva in un’epoca e in una vita straordinaria, un’esplorazione del potere dell’arte e della letteratura come strumenti di liberazione e di affermazione identitaria, un invito a riscoprire la bellezza e la fragilità dell’esistenza umana. L’opera di Martone si configura come un capitolo fondamentale nel panorama del cinema italiano contemporaneo, capace di dialogare con il pubblico internazionale e di lasciare un segno indelebile nella memoria degli spettatori.