L’universo cinematografico si appresta ad accogliere un nuovo, ambizioso progetto, “Artificial”, diretto dal rinomato Luca Guadagnino, che segna un’esplorazione audace nel territorio inesplorato dell’intelligenza artificiale. Un terreno fertile per la narrazione, soprattutto considerando i recenti e tumultuosi eventi che hanno scosso OpenAI, la società guidata da Sam Altman, nel 2023. Il film, sostenuto dalla potenza produttiva di Amazon MGM, promette di essere più di una semplice biografia aziendale; si preannuncia come un’analisi complessa delle dinamiche interne, delle tensioni etiche e delle implicazioni esistenziali che emergono dall’avanzamento inarrestabile dell’IA.Il casting del film, finora avvolto in un alone di speculazioni, ha ufficialmente confermato l’ingaggio di Yura Borisov, l’attore russo che ha recentemente catturato l’attenzione di Hollywood con la sua interpretazione sfumata e commovente in “Anora” di Sean Baker. Borisov, noto per la sua capacità di incarnare personaggi ambigui e profondamente umani, si presenta come scelta ideale per un film che inevitabilmente dovrà confrontarsi con le zone grigie della tecnologia e dell’ambizione. Sebbene in passato fossero circolate voci riguardanti la possibile partecipazione di Andrew Garfield e Monica Barbaro, l’ingaggio di Borisov consolida la direzione artistica che Guadagnino intende perseguire.La sceneggiatura, affidata alla penna acuta e arguta di Simon Rich, noto per la sua capacità di fondere umorismo e riflessione, si preannuncia come un elemento chiave per la riuscita del film. Rich, oltre al ruolo di sceneggiatore, rivestirà anche quello di produttore, affiancandosi a figure di spicco come David Heyman e Jeffrey Clifford di Heyday Films e Jennifer Fox, garantendo un controllo creativo significativo sull’opera.L’avventura di Guadagnino con Amazon MGM, dopo il successo di “After the Hunt” (in uscita il 10 ottobre) e “Challengers”, testimonia la fiducia dello studio nella sua visione e nella sua capacità di affrontare temi complessi con sensibilità e originalità. “Artificial” si presenta come un progetto di portata internazionale, destinato a sollevare interrogativi cruciali sul futuro dell’umanità in un’era dominata dall’intelligenza artificiale, invitando il pubblico a confrontarsi con le implicazioni morali, sociali ed esistenziali di questa rivoluzione tecnologica. Il film si propone, quindi, di essere un’esplorazione penetrante non solo dell’ascesa e delle cadute di OpenAI, ma anche della nostra stessa comprensione di ciò che significa essere umani.