Il nome di Mariangela Melato evoca un’eco lontana, un sussurro di genio che il tempo sembra voler affievolire. Eppure, la sua presenza scenica, la sua capacità di incarnare personaggi complessi e sfaccettati, continuano a risuonare nell’immaginario collettivo di chi l’ha conosciuta e ammirata. Renzo Arbore, con la commozione che neppure i riflettori più potenti riescono a mitigare, ne celebra l’eredità, un tesoro artistico che merita di essere riscoperto e onorato.La cerimonia, un gesto sentito e doveroso, si è svolta in due momenti distinti: un primo ricordo intimo, raccolto in una saletta della Casa del Cinema, e un successivo omaggio pubblico, allestito in prossimità del nuovo viale a lei dedicato, un parco romano che ne perpetua la memoria.Parlare di Mariangela Melato significa ripercorrere una parabola artistica di straordinaria intensità, un percorso costellato di scelte coraggiose e interpretazioni indimenticabili. Non fu solo una grande attrice, ma una figura intellettuale, una donna capace di affrontare con lucidità e passione le sfide del suo tempo, proiettandole sui palcoscenici e negli schermi. La sua bravura non si limitava alla mera recitazione; era una capacità innata di creare connessioni profonde con i personaggi, di comprenderne le motivazioni, le fragilità, le aspirazioni. Ha interpretato figure femminili spesso marginalizzate, restituendo loro dignità e complessità, rompendo gli schemi e aprendo nuove strade all’interpretazione del ruolo femminile nel teatro e nel cinema italiano. Mariangela Melato incarnò l’arte come espressione di una ricerca continua, un dialogo costante con il pubblico, una riflessione profonda sulla condizione umana. La sua versatilità la portò a spaziare dalla commedia più spensierata al dramma più intenso, dimostrando una capacità interpretativa fuori dal comune.La sua eredità non è solo quella di una grande interprete, ma anche quella di un esempio di integrità artistica, di coraggio intellettuale, di impegno civile. Un’eredità che invita a riscoprire il suo lavoro, a far conoscere la sua figura alle nuove generazioni, a celebrare il suo contributo inestimabile alla cultura italiana. La targa commemorativa è un punto di partenza, un invito a riaccendere i riflettori su una stella che non deve essere dimenticata.