Un’esperienza scenica monumentale, un crogiolo di arte e tecnologia, un’eco di emozioni che risuonano attraverso i secoli: è il nuovo *Nabucco* di Giuseppe Verdi, orchestrato dal visionario Stefano Poda e inaugurato con sontuosa maestosità al Festival dell’Arena di Verona 2025. Rai Cultura, in occasione della Giornata mondiale della musica, ne regala al pubblico televisivo un’immersione totale, sabato 21 giugno in prima serata su Rai3, all’interno di “La grande Opera italiana Patrimonio dell’umanità”.La produzione, un vero e proprio kolossal artistico, mobilita un esercito di talenti: quattrocento artisti in scena, un centinaio di musicisti e settecento maestranze impegnate dietro le quinte. Il palco, un’arena di mille metri quadrati, supera di gran lunga le dimensioni di templi operistici come il Covent Garden o il Metropolitan di New York, e la ricchezza visiva è catturata da tredici telecamere, testimoniando un evento che coinvolge un pubblico di diecimila spettatori, paragonabile alla capacità di una flotta di navi da crociera. Il suggestivo Va’ pensiero, un inno universale, si fonde con l’atmosfera unica del luogo, un anfiteatro romano che rappresenta un monumento vivente.Amartuvshin Enkhbat, nel ruolo di Nabucco, è supportato da un cast stellare che include Anna Pirozzi, Roberto Tagliavini, Francesco Meli e Vasilisa Berzhanskaya, sotto la direzione magistrale del maestro Pinchas Steinberg, celebrato il suo venticinquesimo anniversario a fianco dell’Arena.”È un immenso orgoglio per il MIC,” afferma il sottosegretario Gianmarco Mazzi, “che un’opera come *Nabucco* sia stata scelta per celebrare la Giornata mondiale della musica.” La sua esperienza personale sottolinea il valore formativo e culturale di questo luogo: “Per chi è nato a Verona, l’incontro con l’Opera all’Arena è un rito di passaggio, un’esperienza che segna l’ingresso nell’età adulta.”Fabrizio Zappi, direttore di Rai Cultura, condivide questa convinzione, evidenziando l’impegno per rendere l’Opera accessibile al grande pubblico televisivo. “Chiediamo al nostro pubblico di lasciarsi guidare da questo spettacolo senza tempo,” dichiara, aggiungendo che la narrazione e le tematiche di *Nabucco*, con la sua rappresentazione di oppressione e conflitto, risuonano particolarmente in un’epoca segnata dalla guerra.L’innovazione tecnologica si integra perfettamente con la tradizione operistica. Come spiega il regista televisivo Fabrizio Guttuso, droni e steadycam catturano la potenza del racconto di Poda, che esplora il conflitto tra il popolo ebraico e il re babilonese Nabucodonosor. L’immagine di un atomo diviso in due simboleggia la profonda frattura che permea l’opera.La sovrintendente Cecilia Gasdia sottolinea il peso storico di *Nabucco*, opera scritta da Verdi nel 1841-1842, che solo nel 1848 assunse il significato di simbolo del Risorgimento italiano. “Lo scontro tra queste due popolazioni, l’umanità cattiva e quella sofferente, è purtroppo sempre attuale,” afferma Gasdia, esprimendo la speranza che questa divisione possa un giorno ricompattarsi, come l’atomo.La serata culmina con la diretta differita di “Armonie di Speranza”, condotta da Milly Carlucci in occasione del Giubileo dei Governanti, da Piazza Pio XII a Roma. Un’ulteriore novità annunciata da Mazzi è la prima trasmissione televisiva dell’Opera di Roma, l’1 novembre con la storica versione di *Tosca*, sempre su Rai3, un’iniziativa volta a promuovere e incentivare l’interesse del pubblico verso l’Opera, proprio come l’Arena di Verona, già sold out per le prossime recite, testimonia la passione e la dedizione del suo pubblico.