La XVIII Quadriennale d’arte, in programma a Palazzo Esposizioni di Roma da ottobre a gennaio, si configura come un evento cruciale per il panorama artistico italiano, un’eredità complessa intrisa di rimpianto e proiettata verso il futuro. L’edizione, battezzata “Fantastica” in omaggio alla visione del suo ideatore, Luca Beatrice, si presenta come un’indagine profonda sul potere dell’immaginazione e della simbologia, in un’epoca segnata da un crescente bisogno di senso e di narrazione.La scomparsa prematura di Beatrice, figura centrale nel dibattito culturale contemporaneo, lascia un vuoto incolmabile, ma al contempo stimola un impegno rinnovato per concretizzare il suo pensiero. L’esposizione, che vedrà coinvolti 54 artisti, di cui 16 under 35, e un totale di 187 opere dislocate su 2000 mq, si propone di superare le convenzioni e i cliché, celebrando la libertà espressiva e l’autonomia dell’artista. Il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha sottolineato l’importanza di questo momento, dedicando un sentito omaggio a Beatrice e anticipando iniziative future volte a preservare e diffondere il suo contributo.Andrea Lombardini, neo presidente della Fondazione Quadriennale Roma, assume con responsabilità la sfida di portare avanti il progetto di Beatrice, rafforzando la mission dell’istituzione e dando forma tangibile a una visione che si interroga sul ruolo dell’arte nel XXI secolo. L’esposizione, supportata da un finanziamento di 2,5 milioni di euro, si articolerà in cinque sezioni autonome, curate da Massimo Barbero, Francesco Bonami, Emanuela Mazzonis, Francesco Stocchi e Alessandra Troncone. Questi curatori, con le loro sensibilità differenti, esploreranno temi centrali per la comprensione dell’arte contemporanea: l’autorappresentazione e la costruzione dell’identità, il complesso rapporto tra l’artista e le istituzioni, la natura frammentata e mediata delle immagini, e la continua rielaborazione del corpo in tutte le sue forme, biologiche, meccaniche e concettuali.In parallelo a “Fantastica”, la Quadriennale presenta “I giovani e i maestri: la Quadriennale del 1935”, una retrospettiva curata da Walter Guadagnini che si propone di dialogare con la storia dell’istituzione, ricordando l’impatto culturale e il successo di quella che fu una delle più importanti rassegne artistiche del regime fascista. L’omaggio, che include opere di artisti del calibro di de Chirico, Morandi, de Pisis, Mafai e Fazzini, sottolinea la continuità e l’evoluzione del percorso artistico italiano nel corso dei decenni.Un progetto speciale, a cura di Christian Caliandro, si focalizza sulla percezione dell’arte italiana all’estero, con l’obiettivo di promuovere e diffondere la creatività nazionale a livello internazionale. Per coinvolgere un pubblico più ampio e preparare il terreno per l’evento principale, la Quadriennale proseguirà il suo “roadshow”, un itinerante di mostre e incontri che toccherà diverse città italiane, culminando a Roma con una tavola rotonda dedicata a Luca Beatrice e alla sua visione della Quadriennale “Fantastica”. Questa iniziativa sottolinea l’impegno della Fondazione a costruire un dialogo continuo con il territorio e a rendere l’arte contemporanea accessibile a tutti.