Il Premio Andersen 2025, prestigioso riconoscimento dedicato alla letteratura per l’infanzia in memoria del suo ideatore, ha incoronato “Se fossi Ugo” di Sergio Olivotti e Giulia Pastorino come libro dell’anno. Un risultato che suggella un percorso già ricco di successi, avendo precedentemente conquistato il titolo di miglior libro nella fascia 3/6 anni. La proclamazione, avvenuta nella solenne cornice della Sala del Minor Consiglio di Palazzo Ducale a Genova, ha visto l’espressione del voto di un’ampia giuria composta da oltre duecento professionisti del settore: librai, bibliotecari, giornalisti specializzati e studiosi, testimoni privilegiati dell’eccellenza letteraria che anima il panorama infantile italiano.”Se fossi Ugo” si configura come un albo illustrato di profonda risonanza emotiva, una parabola delicata e inaspettatamente potente sul tema della scoperta personale e del mutamento, tappe fondamentali nel viaggio verso la costruzione dell’identità. L’opera, attraverso un linguaggio visivo e verbale innovativo, esplora la complessa dinamica dell’autorappresentazione, focalizzandosi sull’immagine riflessa nello specchio. Quest’ultimo non è solo una superficie che riflette, ma uno spazio di indagine, un laboratorio di trasformazione dove l’io emerge gradualmente, attraverso un processo creativo fatto di segni incerti, abbozzi frettolosi, linee tremolanti e forme inafferrabili.Olivotti e Pastorino intrecciano sapientemente narrazione e illustrazione, creando un dialogo dinamico e sinergico che trascende la semplice complementarietà. Le immagini, lungi dall’essere un mero supporto alla parola, contribuiscono attivamente alla costruzione del significato, amplificando le emozioni e suggerendo interpretazioni inedite. La narrazione si fa quindi un’esplorazione giocosa, un percorso a ostacoli dove l’imperfezione e l’errore non sono segni di debolezza, ma piuttosto elementi essenziali del processo di apprendimento e di crescita.La motivazione ufficiale del Premio Andersen 2025 sottolinea con acume la capacità dell’opera di affrontare temi complessi, come la ricerca della propria identità e il superamento dei condizionamenti sociali, con una miscela unica di vivacità e irriverenza ponderata. Il libro viene elogiato per la sua capacità di celebrare l’unicità di ogni individuo, liberandolo dai pregiudizi e dalle convenzioni, in un inno all’originalità che risuona con forza nel cuore dei giovani lettori. “Se fossi Ugo” si rivela dunque un’opera che, pur rivolta a un pubblico di bambini, offre spunti di riflessione preziosi per adulti, invitando a un’attenta osservazione di sé e del mondo che ci circonda.