Un grido di speranza che risuona in un’epoca segnata da fragilità, un monito a coltivare la cultura come baluardo di resilienza e come strumento di emancipazione: questo è l’essenza di “Viva la Vida”, il tema ispiratore della ventiquattresima edizione de Il libro possibile. La direttrice Rosella Santoro ne cattura l’anima, richiamando l’omonima, intensa melodia dei Coldplay e l’ultimo, struggente dipinto di Frida Kahlo, lasciato incompiuto pochi giorni prima della sua scomparsa nel 1954, come due simboli universali di forza e di testamento artistico.Il festival, sostenuto da Pirelli, si configura come un’oasi di riflessione e di creatività, divisa in due capitoli distinti: dal 9 al 12 luglio a Polignano a Mare, con le sue iconiche scogliere a picco sul mare, e dal 22 al 26 luglio a Vieste, incastonata nel cuore del Gargano. Un percorso che intreccia la bellezza del paesaggio pugliese con un programma ricco di incontri, letture, performance e workshop, pensato per stimolare il pensiero critico e per celebrare la potenza dell’arte come antidoto alla rassegnazione.”Viva la Vida” non è solo un titolo evocativo, ma una dichiarazione d’intenti: un rifiuto di lasciarsi sopraffare dalle incertezze del presente, un atto di coraggio volto a riaffermare il valore dell’immaginazione e della bellezza come strumenti di resistenza. Si tratta di un invito a riconoscere nella cultura un bene comune, un patrimonio da proteggere e da condividere, un motore di cambiamento sociale e individuale.Il festival si pone quindi come un laboratorio culturale aperto a tutti, un luogo di scambio e di dialogo tra autori, artisti, lettori e appassionati, dove le voci diverse si confrontano e si arricchiscono reciprocamente. L’obiettivo è quello di creare un’esperienza coinvolgente e stimolante, capace di ispirare nuove prospettive e di alimentare la passione per la lettura e per l’arte in tutte le sue forme. È un’occasione per riscoprire la forza trasformatrice delle storie, per esplorare nuove idee e per coltivare la consapevolezza del nostro ruolo nel mondo. In un’epoca di frammentazione e di disorientamento, “Viva la Vida” si propone di essere un faro, una luce che illumina il cammino verso un futuro più umano e più libero.