Settanta candele per un faro di civiltà: Italia Nostra celebra un traguardo cruciale nella storia della tutela del patrimonio italiano.
Fondata nel 1955, l’associazione si erge a custode vigile di un’eredità complessa, tessuta di storia, arte, natura e paesaggio, un patrimonio spesso minacciato dalla rapida ricostruzione post-bellica e dalle successive ondate di sviluppo.
La mostra fotografica e documentaria “70 anni con Italia Nostra.
Città, cultura, natura e paesaggio”, ospitata presso l’ex Cartiera Latina, un esempio emblematico di archeologia industriale salvata grazie all’azione decisiva dell’associazione, ripercorre questo percorso ricco di battaglie e successi.
Italia Nostra non è nata semplicemente per preservare monumenti e opere d’arte, ma per promuovere una visione integrata della tutela, riconoscendo l’interconnessione tra ambiente, cultura e identità nazionale.
La sua nascita è figlia di un’epoca di profonde trasformazioni, quando il boom economico rischiava di cancellare le tracce del passato, sommerse da un’urbanizzazione frenetica e da un’edilizia spesso priva di scrupoli.
Figure illuminanti come Umberto Zanotti Bianco, Giorgio Bassani ed Elena Croce, fondatori dell’associazione, incarnano l’impegno intellettuale volto a contrastare questo processo di smantellamento del patrimonio culturale.
Il contributo di Italia Nostra va ben oltre la mera azione di salvataggio.
L’associazione ha svolto un ruolo cruciale nella creazione di una coscienza collettiva, sensibilizzando l’opinione pubblica sull’importanza di proteggere l’identità storica e culturale del Paese.
La “lista rossa” dei siti a rischio, un vero e proprio campanello d’allarme, ha contribuito a focalizzare l’attenzione su aree vulnerabili, stimolando interventi mirati.
L’impegno nella gestione di aree naturali e archeologiche, come il Bosco in città di Milano, testimonia la capacità di trasformare degrado e abbandono in spazi vitali e belli, rispondendo al DNA stesso dell’associazione: la creazione e il mantenimento della bellezza.
Il congresso “L’Italia è ancora da salvare”, rievocando il titolo della storica mostra “Italia da salvare” del 1967, sottolinea la persistenza delle sfide e l’urgenza di un impegno continuo.
Il volume celebrativo, con i suoi 100 casi di successo, documenta la capillare azione delle 200 sezioni sparse sul territorio nazionale, un esempio concreto di come l’azione locale, coordinata e mirata, possa generare risultati significativi.
Il presidente Edoardo Croci guarda al futuro con ottimismo, sottolineando la crescente consapevolezza nelle giovani generazioni sull’importanza della valorizzazione del patrimonio culturale e naturale.
La sfida, tuttavia, risiede nel coinvolgimento attivo di queste nuove generazioni, abituate a un flusso incessante di informazioni e a processi decisionali rapidi.
Italia Nostra, con la sua storia gloriosa, deve reinventarsi, accogliere nuove visioni e sfruttare strumenti innovativi per rimanere un punto di riferimento per le nuove generazioni.
L’associazione, per continuare a brillare, deve trasformarsi in un catalizzatore di idee, un laboratorio di sperimentazione e un ponte tra passato, presente e futuro.