Lorenzo Ligas non è semplicemente un avvocato penalista; è un’incarnazione del talento sregolato, un’anomalia nel rigido panorama legale milanese.
Luca Argentero, con una presenza scenica magnetica, gli conferisce profondità e ambiguità, incarnando un personaggio tanto affascinante quanto tormentato.
“Avvocato Ligas”, il primo legal drama Sky Original, si preannuncia come un’immersione nel lato oscuro della giustizia, un’esplorazione delle zone grigie dove l’etica professionale si scontra con i desideri più reconditi.
La serie, tratta dal romanzo “Perdenti.
La prima indagine dell’avvocato Ligas” di Gianluca Ferraris, si discosta dalla mera narrazione giudiziaria per addentrarsi nella psiche di un uomo ossessionato dalla vittoria, capace di spingersi oltre i limiti consentiti, in una spirale autodistruttiva alimentata dall’eccellenza e dalla dipendenza.
La produzione, firmata Sky Studios e Fabula Pictures, sotto la direzione di Fabio Paladini, promette un’estetica raffinata e una colonna sonora intensa a supporto di una trama ricca di colpi di scena.
Il team di sceneggiatori, composto da Federico Baccomo, Jean Ludwigg, Leonardo Valenti, Matteo Bozzi, Camilla Buizza e Francesco Tosco, ha ampliato il materiale originale, sviluppando un personaggio centrale più complesso e stratificato.
Ligas non è solo un genio del diritto, ma un uomo segnato da un passato nebuloso, da relazioni interrotte e da un costante bisogno di convalida esterna.
Marina Occhionero, nel ruolo di Marta Carati, offre un contrappunto ideale alla figura di Ligas.
La giovane praticante, animata da un forte senso di giustizia e da principi etici inattaccabili, incarna la speranza in un sistema legale corrotto e compromesso.
La sua presenza destabilizza Ligas, costringendolo a confrontarsi con le proprie contraddizioni e a riconsiderare le proprie scelte.
Barbara Chichiarelli interpreta Annamaria Pastori, il pubblico ministero avversario.
Più che un semplice antagonista, Pastori rappresenta l’incarnazione della legge, un sistema di regole e procedure che Ligas cerca costantemente di eludere.
Il loro scontro in tribunale non è solo una battaglia legale, ma un conflitto ideologico tra due visioni opposte della giustizia.
Licenziato dal suo prestigioso studio per la sua incapacità di separare il professionale dal personale, Ligas è costretto a ricostruire la sua carriera da zero.
Affiancato dalla giovane e idealista Marta, accetta i casi più ardui, quelli che tutti gli altri rifiutano, quelli che sembrano privi di speranza.
In questo percorso, la sua abilità nel diritto si intreccia con una profonda compassione per i suoi clienti, individui spesso emarginati e dimenticati dal sistema.
La serie non si limita a raccontare storie di processi e sentenze; esplora la fragilità umana, la corruzione del potere e la difficoltà di mantenere l’integrità in un mondo dominato dall’avidità e dall’opportunismo.
“Avvocato Ligas” si pone domande scomode sulla natura della giustizia, interrogando il confine sottile tra la difesa dei diritti e la manipolazione della verità.
Un legal drama che, al di là del fascino del protagonista, ambisce a essere uno specchio impietoso della società contemporanea.
