La quiete apparente di Brentwood, quartiere residenziale di Los Angeles, è stata brutalmente interrotta.
La villa, un’oasi di eleganza a occidente di Hollywood, a breve distanza dalla celebre necropoli di Westwood e dal luogo di riposo eterno di Marilyn Monroe, è il teatro di un evento tragico: l’omicidio di Rob Reiner e della moglie, Michele Singer.
Una coppia proiettata nel firmamento del cinema americano, ammirata per il loro acume e la loro generosità, si è spenta in un bagno di sangue.
La vicenda, con le sue tinte macabre, evoca l’atmosfera inquietante e la suspense psicologica che hanno reso celebre Stephen King, autore prediletto di Reiner.
La loro amicizia, nata da una comune passione per il racconto fantastico, si era concretizzata in collaborazioni cinematografiche di notevole successo.
Reiner, attento lettore e acuto interprete della scrittura di King, ne ha trasposto due opere in pellicola, dimostrando una profonda comprensione del suo universo narrativo.
L’onore di poter utilizzare il nome di Castle Rock, una località immaginaria profondamente radicata nel canone dell’opera di King, per la casa di produzione di Reiner, fu un segno tangibile di questa stima reciproca.
Un omaggio che si tradusse in un successo immediato con “Misery non deve morire” (1990), un thriller psicologico che consacrò il sodalizio artistico e consacrò la visione di Reiner nel rendere giustizia alla potenza emotiva e alla complessità dei romanzi di King. L’eco di questa profonda connessione, nata dall’ammirazione letteraria e culminata in collaborazioni di successo, contrasta violentemente con la brutalità della morte che ha colpito Reiner e Singer.
La tragedia, che ha scosso il mondo del cinema e la comunità di Brentwood, solleva interrogativi inquietanti su un lato oscuro che si cela dietro le luci della ribalta, un abisso di tenebre che ha inghiottito una coppia amata e rispettata.
Le indagini sono in corso per fare luce sulle dinamiche di questo efferato crimine e per identificare il responsabile di una perdita così devastante.
