“Carone”, il nuovo capitolo artistico di Pierdavide Carone, si rivela un’opera complessa e profondamente personale, un viaggio introspettivo distillato in dieci tracce pubblicate il 7 novembre.
Lungi dall’essere un semplice album, “Carone” si configura come un mosaico di emozioni e influenze, un’esplorazione del sé attraverso l’intimità solitaria e l’arricchente contaminazione artistica.
Il titolo stesso, apparentemente semplice, racchiude l’essenza del progetto: la volontà di svelarsi al pubblico, non solo come interprete, ma come uomo, attraverso le relazioni che hanno plasmato la sua identità.
Un’identità nutrita da legami familiari, affettivi e professionali, che emergono con cruda onestà nel cuore delle sue composizioni.
La struttura dell’album riflette la dualità intrinseca dell’esperienza umana: un lato A plasmato dalla solitudine creativa, un atto di coraggio nell’esporre la propria vulnerabilità, e un lato B aperto al dialogo, un abbraccio sonoro che accoglie voci e talenti stimati.
Il primo tempo, caratterizzato da brani come “Hey”, “Lilli senza il vagabondo”, “Mi vuoi sposare?” e “I soliti film”, già presentati come anticipazioni, dipinge un affresco dell’amore nelle sue sfumature più delicate e realistiche, senza filtri né artifici.
Il secondo lato, invece, rappresenta un atto di fiducia e reciprocità.
Carone sceglie di condividere il proprio percorso con artisti che ammira profondamente, trasformando il disco in un vero e proprio incontro di anime.
Alex Britti, Gigliola Cinquetti, Martina Attili, Paolo Vallesi, Sacchini e il Coro Lirico Siciliano non sono semplici collaboratori, ma compagni di viaggio in un percorso di crescita e ispirazione.
Tra le tracce, spicca la riemersione di “Ti odio”, un brano dimenticato riscoperto durante la partecipazione a “Ora o mai più”, il talent show Rai che ha consacrato il cantautore.
La sua reinterpretazione con Alex Britti è una testimonianza del potere della memoria e della capacità della musica di riaccendere emozioni sopite.
Il disco si conclude con “Di notte”, un duetto intimo e malinconico con Gigliola Cinquetti, sigillo emotivo di un sodalizio artistico e umano che ha portato alla vittoria a “Ora o mai più”.
L’impianto sonoro di “Carone” è definito da un’attenzione particolare all’essenzialità, con arrangiamenti che esaltano la voce e la parola, fulcro indiscusso di ogni composizione.
La ricerca musicale di Carone si traduce in un invito all’ascolto consapevole, un’immersione in storie che parlano di fragilità, resilienza e amore.
Il percorso artistico di “Carone” sarà celebrato attraverso due concerti esclusivi: una tappa milanese al Santeria Toscana 31 il 12 novembre e una data romana all’Auditorium Parco della Musica il 28 novembre.
Questi eventi non saranno semplici presentazioni dell’album, ma veri e propri viaggi sonori, arricchiti dalla presenza degli ospiti che hanno contribuito alla sua realizzazione, e da un omaggio al repertorio passato del cantautore.







