- pubblicità -
- pubblicità -

Dalle Radici Romane alla Città del Futuro: Alla Ricerca di un Modello Urbano Ideale.

- Advertisement -

La ricerca di un modello urbano ideale affonda le sue radici nella rielaborazione del pensiero costruttivo romano, superando la mera concezione del *castrum* come semplice accampamento militare.
Il *castrum*, infatti, rappresentava un atto di civiltà, un’organizzazione funzionale del territorio strategicamente posizionato, espressione di una visione complessa di insediamento e prosperità.
Da quelle fondamenta, lungi dall’essere un mero retaggio storico, sono nate città, e oggi, il desiderio di replicare questa evoluzione si ripresenta con urgenza, animato da obiettivi profondamente mutati.

Massimiliano Ossini, curatore del nuovo programma “La Città Ideale”, ne riassume l’essenza: non più soltanto un esercizio di architettura o urbanistica, ma una riflessione profonda sulla sostenibilità, il benessere collettivo, la resilienza demografica e la sicurezza.
L’invecchiamento della popolazione europea, con il conseguente squilibrio tra giovani e anziani, impone scelte coraggiose e innovative, sia dal punto di vista economico che sociale, poiché le responsabilità si alleggeriscono, lasciando un vuoto preoccupante.

La sicurezza, in particolare, si rivela un nodo cruciale: è una questione di tecnologia invasiva, di telecamere onnipresenti, o di una cultura radicata nel rispetto, nella convivenza civile e nel senso di appartenenza?Il viaggio alla ricerca di risposte ha portato Ossini a esplorare modelli urbani globali, con Singapore che si staglia come un esempio virtuoso di inclusione e sostenibilità.

La città-stato ha saputo costruire un’identità condivisa, abbattendo barriere culturali e di genere, garantendo un elevato standard di vita.
L’analisi del modello Singapore apre interrogativi delicati sulla libertà individuale, inevitabilmente compromessa dalle misure repressive necessarie per mantenere un ordine apparente.
Il percorso, poi, si è esteso a Montevideo, Copenaghen, Tokyo e, infine, a una città italiana, ciascuna portatrice di peculiarità e sfide uniche.
L’intero progetto si fonda su approfondimenti multidisciplinari, sviluppati in un ambiente di studio innovativo, concepito per evocare l’idea di città, con strutture metalliche che richiamano esempi urbani storici, come Urbino, creando un’atmosfera teatrale.

La prima puntata vede la partecipazione di esponenti di spicco come Alberto Angela, Nicola Piovani, Silvio Garattini e Giuseppe Zeno.
Angela offrirà una prospettiva inedita su Torino notturna, mentre Piovani, attraverso la musica, esplorerà il tema della perdita di protagonismo nell’ambiente sonoro urbano.

Un’analisi delle classifiche delle città italiane, con particolare attenzione alla posizione controversa di Napoli, ha portato all’intervento di Giuseppe Zeno, per una riflessione critica sui criteri che definiscono il valore di un centro urbano.

Accompagnato dal biologo e divulgatore scientifico Francesco Petretti, Ossini guida lo spettatore in un percorso volto a costruire un’idea concreta di città ideale: non un’utopia irraggiungibile, ma un luogo in cui l’essere umano sia veramente al centro, non un mero consumatore o elemento passivo, ma protagonista attivo del proprio destino.
“La Città Ideale” rappresenta un punto di svolta per Ossini, un progetto complesso e strutturato che segna un ritorno alle produzioni televisive di prima serata, ma con una nuova visione, una nuova ambizione: quella di creare un’esperienza visiva e intellettuale ricca di spunti di riflessione e di proposte concrete per il futuro delle nostre città.

- pubblicità -
- Pubblicità -
- pubblicità -
Sitemap