La Ragazza di Ghiaccio: Un Viaggio Emotivo e Coraggioso

“La Ragazza di Ghiaccio”, esordio registico di Veerle Baetens, si configura come un’opera di profonda risonanza emotiva, capace di scardinare le convenzioni narrative per esplorare le ferite invisibili della violenza.

Il film, acclamato a Sundance 2023 con due prestigiosi premi (il Grand Jury Prize e un riconoscimento speciale per Rosa Marchant, interprete magistrale), si articola attorno alla figura di Eva, incarnata con intensità da Rosa Marchant nell’adolescenza e da Charlotte De Bruyne nell’età adulta.

L’indagine si snoda lungo due linee temporali distinte, ma intrinsecamente legate, che rivelano un percorso di sofferenza e resilienza.
La prima, ambientata durante l’adolescenza di Eva, ne ritrae la fragilità e il desiderio acuto di appartenenza.
A tredici anni, Eva si percepisce ai margini, invisibile agli occhi del mondo, anelante a un’accettazione che sembra negarsi.
Questo senso di alienazione la rende vulnerabile e la espone a un trauma che segnerà indelebilmente il suo destino.

La seconda linea temporale ci proietta nel presente, dove Eva, ormai ventenne, si manifesta come una figura enigmatica, avvolta nel silenzio e nel riserbo.

Il trauma subito ha innescato un meccanismo di difesa, un congelamento emotivo che la isola dal mondo e dalle relazioni interpersonali.
La rabbia, repressa e incontrollata, si materializza in una barriera impenetrabile, impedendo qualsiasi forma di espressione autentica.

Il film non si limita a rappresentare la violenza come evento singolo e circoscritto, ma ne esplora le conseguenze a lungo termine, il suo impatto devastante sulla psiche e sull’identità della protagonista.

Attraverso un montaggio sapiente e una regia attenta ai dettagli, Baetens rivela gradualmente il puzzle del passato, permettendo allo spettatore di comprendere la complessità del trauma e le sue ripercussioni sul presente.
La performance di Rosa Marchant, premiata a Sundance, è un vero tour de force, capace di trasmettere la sofferenza e la vulnerabilità di Eva con una profondità emotiva straordinaria.
Charlotte De Bruyne, a sua volta, interpreta con intensità la giovane donna tormentata, intrappolata in un silenzio assordante.
L’uscita evento nelle sale italiane, in concomitanza con la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, sottolinea l’importanza e la rilevanza sociale del film, un’opera coraggiosa e necessaria che invita alla riflessione e alla presa di coscienza di un problema ancora troppo diffuso e silenziato.
“La Ragazza di Ghiaccio” non è solo un film, ma un atto di denuncia e un inno alla resilienza femminile.

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