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Luca – Vedere Rosso: Montezemolo, un Mito Ferrari a Londra

Il rosso Ferrari, un colore che evoca passione, competizione e l’eccellenza italiana, ha fatto da filo conduttore per un evento esclusivo a Londra: la prima mondiale del documentario “Luca – Vedere Rosso”, un ritratto intimo dell’uomo e dell’imprenditore Luca Cordero di Montezemolo.

La serata ha visto convergere un pantheon della Formula 1, un omaggio alla figura chiave che ha plasmato il destino di una delle più iconiche case automobilistiche al mondo.

La proiezione, diffusa in diverse sale del Regno Unito, ha visto la presenza dello stesso Montezemolo, affiancato da una costellazione di collaboratori del passato glorioso della Ferrari: Jean Todt, Stefano Domenicali, Ross Brawn, Mattia Binotto, e la partecipazione a sorpresa di Adrian Newey, un architetto di vittorie.

Non mancava l’ex supremo del circus, Bernie Ecclestone, e Nick Mason, leggendario batterista dei Pink Floyd, col suo sguardo attento al mondo delle auto sportive.

“Luca – Vedere Rosso” traccia un percorso attraverso la straordinaria carriera manageriale di Montezemolo, un intreccio di successi e sfide che lo hanno visto protagonista in settori diversi, dall’industria alimentare con Acqua di Parma, al trasporto con Italo Treno, fino all’organizzazione di eventi sportivi memorabili come la sfida velica di Azzurra nella Coppa America del 1983 e i Mondiali di calcio del 1990 in Italia.

Il documentario, frutto di un viaggio di due settimane in Italia, cattura l’essenza di un uomo che ha saputo combinare visione strategica e passione per il successo.
Chris Harris, noto conduttore di Top Gear, ha intervistato Montezemolo, esplorando la sua relazione con figure titaniche come Gianni Agnelli ed Enzo Ferrari, che gli affidarono per ben due volte la guida della Scuderia.

Il film dipinge un affresco di un’epoca ricca di drammi, dagli anni Settanta ai Novanta, ma anche di trionfi leggendari, incarnati da campioni come Niki Lauda e Michael Schumacher.

Emergono aneddoti personali, come il ricordo commovente dell’incidente di Lauda e le ultime conversazioni con Ayrton Senna, un incontro a Bologna che avrebbe potuto suggellare il suo passaggio in Ferrari, tragicamente interrotto dalla sua morte a Imola.

Montezemolo ha espresso il suo orgoglio per la serata e per il film, sottolineando l’importanza di non dimenticare le proprie radici.
Ha rivelato di essere rimasto sorpreso dalla varietà delle esperienze accumulate e dalla capacità di ricordare ogni singolo episodio, un vero e proprio viaggio nella memoria.

La serata ha fornito anche l’opportunità di riflettere sulla Ferrari attuale, definita deludente, ma che continua a suscitare la sua immutata passione.
Montezemolo non ha esitato a esprimere la sua opinione sulla necessità di una leadership forte e di un’anima che guidi il team, un giudizio condiviso da Ecclestone, che ha sintetizzato l’essenza di Montezemolo con una frase lapidaria: “Dopo il Signor Ferrari, solo Luca è stato la Ferrari”.
Un riconoscimento che sottolinea il profondo legame tra l’uomo e il mito, un’eredità di passione, determinazione e successo che continua a ispirare e a emozionare.

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