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sabato 8 Novembre 2025

Matri Pi Sempri: Sicilia, De André e il Mistero di Maria

Matri Pi Sempri: Un Viaggio nell’Anima Siciliana e nel Mistero di MariaEsclusiva Prime Video, *Matri Pi Sempri* è un docufilm di Andrea Walts che si rivela come un’immersione poetica e stratificata nel cuore della Sicilia, illuminata dalla luce vibrante e malinconica de *La Buona Novella* di Fabrizio De André.

Il film non è semplicemente una biografia o un’analisi musicale, ma un’indagine antropologica e spirituale che esplora la figura femminile attraverso le lenti della tradizione siciliana e dell’opera del cantautore genovese.

La trasposizione in siciliano de *La Buona Novella* ad opera di Francesco Giunta, diventa il filo conduttore di un percorso che ambisce a decostruire l’iconografia religiosa della Madonna, per restituire l’immagine di una donna vera, palpabile, segnata dalla maternità, dal dolore e dalla resilienza.

Non una figura eterea e distante, ma un’esistenza terrena, profondamente radicata nella cultura e nella storia dell’isola.
Il progetto, arricchito dalla testimonianza commovente di Dori Ghezzi, custode preziosa della memoria di De André, e dal sostegno della Fondazione Fabrizio De André, di Edoardo De Angelis e dello stesso Francesco Giunta, si avvale della sensibilità registica di Andrea Walts e della produzione di Glowria Films, Musica del Sud e Il Cantautore Necessario.
Il film si articola attorno alle voci di cinque donne siciliane – Giulia Mei, Alessandra Ristuccia, Laura Mollica, Cecilia Pitino e Valeria Graziani – ognuna custode di un tassello del mosaico che compone la figura di Maria.
Le loro storie, i loro sguardi, i loro vissuti si intrecciano, offrendo una molteplicità di interpretazioni e sfumature che trascendono la dimensione individuale per abbracciare l’universalità dell’esperienza materna.
*Matri Pi Sempri* non esita a confrontarsi con i contrasti intrinseci al paesaggio siciliano, un teatro naturale di luci e ombre, di fede e dubbio, di radici profonde e aspirazioni moderne.

La fotografia, suggestiva e a tratti onirica, cattura l’essenza dell’isola, esaltandone la bellezza selvaggia e la complessità culturale.
Il film si configura quindi come un omaggio a De André, un artista capace di cogliere le contraddizioni del reale e di trasformarle in poesia, ma anche come un’esplorazione del femminile, un tentativo di riscoprire l’umanità perduta dietro le rappresentazioni convenzionali.
La scelta di rendere *La Buona Novella* in siciliano assume un significato simbolico profondo, creando un ponte immaginario tra la Liguria e la Sicilia, due terre unite non solo dall’arte, ma anche da una storia condivisa e da un patrimonio culturale inestimabile.

Come sottolinea Walts, questo ponte è Fabrizio De André, un cantautore capace di trascendere i confini geografici e temporali.

Il regista sottolinea come il suo viaggio alla ricerca della Maria cantata da De André sia stato un percorso fatto “casa per casa”, tra gli sguardi delle donne incontrate, alla ricerca di un suono, un’eco del passato che si riveli nell’incontro umano.
Francesco Giunta, figura chiave in questo progetto, incarna l’idea che “casa non è un luogo, ma un suono”, un’affermazione che risuona potentemente nel docufilm, suggerendo che l’identità e la memoria si tramandano attraverso le voci e le storie di chi ci ha preceduto.

*Matri Pi Sempri* è, in definitiva, una riflessione sulla maternità, sulla memoria, sulla Sicilia e sulla potenza trasformatrice della musica.

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