sabato 20 Settembre 2025
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Musica oltre le frontiere: Chung e la Scala uniscono il mondo.

In un’epoca segnata da fratture geopolitiche e conflitti latenti, la musica si erge come un ponte fragile ma potente, capace di trascendere barriere ideologiche e culturali.

Myung-Whun Chung, figura di spicco nel panorama musicale contemporaneo, ne è fervente sostenitore, testimoniando questa sua profonda convinzione attraverso gesti concreti e scelte artistiche mirate.
L’esperienza dei suoi viaggi in Corea del Nord, in periodi di tensione e distensione, ne sono una vivida dimostrazione, incarnando la sua priorità come essere umano prima ancora che come musicista e coreano.

L’attuale tournée della Filarmonica della Scala in Corea e Giappone, dopo un’assenza di diciassette anni, rappresenta un’occasione unica per celebrare questa missione di connessione universale.

Il concerto a Busan, città natale del maestro, ha assunto un significato particolarmente toccante, fungendo da momento di incontro tra la “famiglia milanese” della Filarmonica e le sue radici coreane.

L’auspicio di inaugurare il nuovo teatro lirico di Milano, dedicato al genio verdiano, simboleggia una fusione di identità artistiche e culturali, un sogno che potrebbe concretizzarsi in un futuro prossimo.
La performance a Seoul e Busan, accolta da un pubblico giovane ed entusiasta, ha visto l’orchestra brillare attraverso un repertorio che spazia dalla forza drammatica dell’ouverture della Forza del destino di Verdi, alla profonda espressività del concerto per pianoforte e orchestra di Rachmaninov, con la virtuosa interpretazione di Nicolaij Luganskij, e alla maestosa sesta sinfonia di Čajkovskij, capace di catturare l’attenzione del pubblico in un silenzio carico di emozione prima di un’esplosione di applausi.

Il percorso artistico di Chung ha subito una profonda evoluzione.
Se in gioventù la precisione tecnica era al centro delle sue priorità, oggi la ricerca dell’anima della partitura e la scelta dei musicisti capaci di veicolarla diventano elementi imprescindibili.

Questa filosofia lo porta a collaborare con orchestre di eccellenza come la Dresden, la Parigi e la Tokyo Symphony, condividendo con loro un impegno costante verso la ricerca della perfezione espressiva.
Il rapporto trentennovale con la Filarmonica della Scala, divenuta quasi una famiglia, testimonia la profondità del suo legame con l’orchestra.
“Vorrei che a Milano vedessero come si fa”, ha commentato Chung agli operatori che stanno documentando la tournée, sottolineando l’importanza di catturare l’entusiasmo del pubblico, più che la sua stessa figura.
La reazione del pubblico coreano, caratterizzata da un silenzio rispettoso e un’esplosione finale di applausi, incarna un’attenzione e una partecipazione emotiva rare e preziose.
Il tour, sostenuto da Allianz e Unicredit, si appresta a proseguire in Giappone, dove il pubblico attende con trepidazione di scoprire l’interpretazione unica di Chung e della Filarmonica della Scala.

La speranza è che la musica, ancora una volta, possa abbattere le barriere, promuovendo un dialogo e una comprensione reciproca tra culture diverse.

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