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Nuovo Presidente alla Fondazione Collodi: tra continuità e futuro.

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La Fondazione Nazionale Carlo Collodi, custode del patrimonio culturale legato a uno degli autori più amati dell’infanzia italiana, ha accolto un nuovo Presidente, Giordano Bruno Guerri, in una fase cruciale per il suo percorso.
La nomina, percepita come un segnale di continuità e innovazione, giunge in un momento storico complesso per l’ente, erede di una storia pluri-decennale e proprietario di beni di inestimabile valore, tra cui spicca il Parco di Pinocchio, un’esperienza immersiva che annualmente attira un pubblico affezionato, seppur provato dalle recenti ripercussioni pandemiche.

Guerri, figura di spicco nel panorama culturale italiano, già Presidente della Fondazione ‘Il Vittoriale degli Italiani’ e con un solido background di storico, saggista e giornalista, assume questa responsabilità con l’impegno di consolidare il ruolo della Fondazione come fulcro per la promozione della cultura infantile.

L’uscita di scena di Pier Francesco Bernacchi, che rimane comunque parte integrante dell’organizzazione come membro a vita, testimonia un passaggio generazionale e l’apertura a nuove prospettive.

La Fondazione Carlo Collodi, nata nel 1962, incarna un progetto educativo che affonda le radici nell’opera di Carlo Lorenzini, noto al mondo come Collodi, autore di *Le avventure di Pinocchio*, un testo che ha trascendentato i confini dell’età infantile per divenire un’opera universale capace di parlare a diverse generazioni.
L’impegno dell’ente non si limita alla valorizzazione del Parco di Pinocchio, ma si estende alla salvaguardia del Giardino Garzoni, un gioiello del paesaggio all’italiana, e alla promozione di iniziative culturali che stimolino la creatività e l’immaginazione dei bambini.

L’attuale scenario economico, segnato da una significativa riduzione del flusso di visitatori – una ferita non ancora completamente rimarginata dall’emergenza sanitaria – impone una riflessione profonda e un piano di risanamento.
Guerri, con la sua esperienza, si appresta a guidare la Fondazione in questa delicata fase, con l’obiettivo di ripristinare la stabilità finanziaria e di definire una nuova strategia di sviluppo.
L’ampliamento del consiglio generale con l’ingresso di figure come Daniele Rossi (segretario generale) e Nicola Graziano (presidente del Comitato italiano Unicef) e l’adesione di Fabrizio Bertola, proprietario della storica Villa Garzoni, riflettono la volontà di arricchire l’organizzazione con competenze diverse e di creare sinergie con realtà esterne.

La composizione del consiglio è completata da Sandro Bennucci e dal sindaco di Pescia, Riccardo Franchi, in attesa di definire le nomine del Comune di Capannori e della giunta regionale toscana.
Il 2026 sarà un anno cruciale, segnato dal bicentenario della nascita di Carlo Lorenzini, e la Fondazione si prepara ad accogliere questo importante traguardo con un programma di eventi e iniziative che celebrino la sua opera e il suo lascito culturale.
Guerri ha preferito mantenere un profilo discreto sui dettagli specifici del piano, promettendo di svelare le nuove strategie in un’occasione pubblica a partire da gennaio, quando sarà possibile avere una visione più chiara delle risorse disponibili e delle opportunità di crescita.

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