Il volume “Treccani, l’anno che verrà: Parole 2025”, pubblicato dall’Istituto dell’Enciclopedia Italiana, si configura come un affascinante specchio del nostro tempo.
Più che una semplice lista di neologismi, rappresenta un’istantanea linguistica capace di decifrare le ossessioni, le ansie, le speranze e le svolte che hanno segnato il recente passato.
L’edizione annuale, divenuta un punto di riferimento per comprendere l’evoluzione del lessico italiano, offre un’analisi approfondita di termini emergenti, selezionati dall’Osservatorio della Lingua Italiana Treccani.
La scelta delle parole chiave non è casuale, ma riflette un panorama complesso e frammentato.
“Tornanza”, ad esempio, evoca l’idea di un ritorno, un’inversione di rotta, forse una ricerca di familiarità in un mondo in rapido cambiamento, ma con un’accezione ambigua che lascia intendere anche un ritorno a dinamiche problematiche.
Accanto, “droga degli zombie” – espressione controversa – simboleggia un’apatia generalizzata, una perdita di vitalità e una passività inquietante che permea ampie fasce della popolazione.
L’attenzione ai fenomeni sociali e politici è evidente nell’inclusione di termini come “affidopoli”, che denuncia una crisi di fiducia nelle istituzioni e nelle relazioni interpersonali, e “pro-Pal”, sintomo di una polarizzazione ideologica sempre più accentuata.
La casualità e l’apparente assurdità di termini come “la qualunque” catturano un senso di disillusione e una rinuncia a valori precisi.
Il mondo digitale e l’intelligenza artificiale non potevano rimanere esclusi.
“Allucinazione dell’intelligenza artificiale” sottolinea le distorsioni e le imprecisioni che possono emergere dagli algoritmi, sollevando interrogativi sull’affidabilità e la trasparenza delle tecnologie emergenti.
“Keybox”, con la sua accezione di accesso sicuro e controllato, riflette l’ossessione per la protezione dei dati e la sicurezza informatica.
Infine, il tributo a Jannik Sinner, definito “ingiocabile”, va oltre il semplice riconoscimento sportivo, incarnando un’eccellenza italiana che si impone sulla scena globale, un simbolo di determinazione e talento.
Il “Libro dell’anno Treccani 2025” non è quindi un mero glossario, ma un documento sociolinguistico che ci invita a riflettere sulla nostra identità collettiva, sulle sfide che ci attendono e sulle parole che ci servono per affrontarle.
Un viaggio nel lessico che è anche un viaggio nell’anima del nostro tempo.





