“Rumore Dentro”: Un Viaggio Sonoro e Spirituale nella Resilienza di Piero PelùIl Festival dei Popoli a Firenze accoglie “Rumore Dentro”, un’opera cinematografica inedita che trascende le definizioni convenzionali.
Non si tratta di un mero documentario, né di una docu-fiction, tantomeno di una biografia tradizionale.
È un’immersione intima nel percorso di un artista, Piero Pelù, costretto a confrontarsi con una ferita profonda, un trauma acustico che ha scosso le fondamenta della sua esistenza e della sua carriera musicale.
L’incidente, avvenuto nell’ottobre 2022 durante una sessione di registrazione, non è stato un semplice contrattempo tecnico, ma una cesura traumatica.
Un errore nella gestione delle cuffie ha generato uno shock acustico che ha danneggiato in modo permanente il nervo acustico, compromettendo l’udito e mettendo a rischio il futuro di un interprete iconico.
Da allora, Piero Pelù convive con un persistente e debilitante acufene, un “rumore dentro” che ne accompagna ogni istante.
Il film, scritto dallo stesso Pelù e diretto da Francesco Fei, non si limita a narrare l’evento traumatico, ma esplora la sua ripercussione sulla psiche dell’artista.
L’impossibilità di continuare a fare musica in modo spensierato ha innescato una profonda depressione, un periodo di smarrimento e introspezione.
Ma, paradossalmente, questo forzato stop si è rivelato un’opportunità di rigenerazione, un momento per riscoprire valori e affetti essenziali.
Il film intreccia immagini rare e inedite, tratte dall’archivio personale di Pelù – frammenti di pellicola e video che testimoniano decenni di carriera – con sequenze musicali evocative.
Si ripercorrono i momenti cruciali della storia dei Litfiba, il loro “battesimo” alla Rokkoteca Brighton, fino all’album solista “Deserti”, pubblicato nel 2024.
Ma “Rumore Dentro” è molto più di una retrospettiva: è un viaggio spirituale che conduce a Saintes-Maries-de-la-Mer, in Camargue, dove Pelù partecipa al pellegrinaggio annuale dei Rom in onore di Santa Sarah, una figura religiosa marginale e iconoclasta.
Santa Sarah, venerata come protettrice dei viaggiatori, incarna un’identità outsider, un simbolo di resistenza e di compassione per chi vive ai margini della società.
Pelù, dichiaratamente ateo e agnostico, è profondamente attratto da questa figura sacra, tanto da averla tatuata sui propri avambracci.
La sua devozione a Santa Sarah non è una semplice adesione a una fede religiosa, ma un’affermazione di solidarietà verso una comunità perseguitata e marginalizzata, un gesto di amore e di accettazione di chi non si conforma ai canoni imposti.
Pelù descrive la sua condizione con onestà brutale, svelando le difficoltà di convivere con un disturbo acustico cronico.
L’utilizzo di tappi per le orecchie è diventato un rito quotidiano, un tentativo di proteggersi da rumori inaspettati che potrebbero scatenare nuove crisi.
Tuttavia, il vero fantasma è il silenzio interiore, il rumore persistente che lo accompagna durante la notte, quando la solitudine amplifica il dolore.
“Rumore Dentro” non è un film facile, ma è un’opera potente e commovente, che invita alla riflessione sulla fragilità umana, sulla resilienza e sulla forza dell’arte come strumento di espressione e di guarigione.
Un viaggio sonoro e spirituale alla scoperta di un artista che ha imparato a convivere con il “rumore dentro”, trasformando il dolore in musica e la marginalità in simbolo di speranza.
Un invito a riconoscere la sacralità dell’alterità e la bellezza che si cela anche nei luoghi più inaspettati.







