Il 10 agosto, nella notte che celebra le stelle cadenti, Edoardo Purgatori ritorna al Museo per la Memoria di Ustica a Bologna per un recital poetico intitolato “Sotto lo stesso cielo”.
Un appuntamento che si ripete per il secondo anno consecutivo, un gesto di profonda responsabilità verso una ferita ancora aperta nella coscienza collettiva italiana: la tragedia del disastro aereo del 1980, le cui circostanze rimangono avvolte in un’ombra di mistero e depistaggi.
Purgatori, attore e figlio del giornalista Andrea Purgatori, scomparso nel 2023, si fa carico di un fardello ereditato: continuare a sollecitare la ricerca della verità, a mantenere viva la memoria di coloro che persero la vita e a scuotere l’inerzia che, a distanza di quarantacinque anni, continua a offuscare i fatti.
Lontano dalle indagini giornalistiche che caratterizzarono il lavoro del padre, Edoardo Purgatori utilizza la potenza evocativa della parola poetica, intrecciando voci di autori disparati – da Montale a Bukowski, da Ungaretti a Tennesse Williams – per esplorare il tema universale del viaggio, inteso come metafora della ricerca, della perdita e della speranza.
La serata culmina con una citazione tratta dal film “Il muro di gomma” di Marco Risi, un’immagine potente che simboleggia l’ostacolo all’emersione della verità, una barriera invisibile che protegge segreti inconfessabili.
Il film, un’opera che analizza con lucidità i meccanismi dell’omertà e del potere, riflette la complessità della vicenda di Ustica, un caso giudiziario che continua a generare interrogativi e a scuotere le fondamenta della democrazia.
Al di là del recital, Purgatori è impegnato in un progetto teatrale ambizioso: una rilettura di “Segreti di Brokeback Mountain”, l’opera di Annie Proulx trasposta sul grande schermo da Ang Lee.
Accanto a Filippo Contri, sotto la regia di Giancarlo Nicoletti e con la voce di Malika Ayane supportata da una band dal vivo, Purgatori interpreta Ellis, il giovane cowboy interpretato nel film da Heath Ledger.
L’esperienza del film originale lo aveva profondamente segnato, non tanto per la storia d’amore omosessuale, quanto per la potenza drammatica e l’efficacia narrativa.
Il teatro, a differenza del cinema, si riduce all’essenziale: corpo e voce, un confronto diretto con il pubblico che rende la tragedia ancora più intensa e priva di filtri.
Il tour nazionale, che inizierà il 24 ottobre al Teatro Alfieri di Torino e si concluderà nel gennaio 2026, rappresenta un’opportunità per portare la storia d’amore proibita e il suo messaggio universale in tutta Italia.
Purgatori sottolinea come, nonostante i decenni trascorsi dalla pubblicazione originale, la storia di Brokeback Mountain continui ad essere attuale, un monito contro le prigioni mentali e le discriminazioni.
In un’epoca segnata da figure controverse come Trump e Vannacci, che promuovono una visione maschile riduttiva e potenzialmente dannosa, l’opera diventa un atto di resistenza, un invito a riflettere sulla complessità dell’identità e sulla necessità di abbracciare la diversità.
L’impegno di Edoardo Purgatori non si limita al teatro.
È coinvolto nella fiction televisiva “Una finestra vista lago” e presto apparirà in un film dedicato ad Anna Magnani, un omaggio alla grande attrice a cui il padre ha offerto la revisione della sceneggiatura, un gesto che ha permesso a Edoardo di partecipare a un piccolo ruolo.
Un’ulteriore testimonianza della sua dedizione alla memoria, alla verità e alla forza del cinema e del teatro come strumenti di riflessione e di cambiamento sociale.