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giovedì 6 Novembre 2025

Rai-Airc, 30 anni insieme: una maratona di speranza

Trent’anni di un impegno condiviso, un capitolo significativo nella storia del servizio pubblico radiotelevisivo italiano: la partnership tra Rai e la Fondazione Airc (Associazione Italiana Ricerca sul Cancro) si rinnova, celebrando tre decenni di collaborazione volta a sostenere la ricerca e a sensibilizzare l’opinione pubblica.
Da domenica 2 a domenica 9 novembre, le antenne della Rai, in ogni loro declinazione – televisione, radio, canali tematici e piattaforme digitali – si animeranno di storie, testimonianze e approfondimenti dedicati alla lotta contro il cancro.
Lungi dall’essere una semplice campagna di raccolta fondi, l’iniziativa si configura come un’espressione compiuta del ruolo del servizio pubblico, come sottolinea l’amministratore delegato della Rai, Giampaolo Rossi.

La Rai, non vincolata alla logica del puro profitto o dell’audience a tutti i costi, trova nella collaborazione con Airc una missione di profondo valore sociale, un modo per tradurre in azione la propria responsabilità verso la comunità.

“I ricercatori ci offrono la speranza di una cura, noi possiamo raccontarla,” afferma Rossi, evidenziando la funzione di amplificazione e divulgazione che il mezzo televisivo può svolgere a sostegno della scienza.
L’evento vedrà il coinvolgimento trasversale di tutti i programmi Rai, con la partecipazione attiva di conduttori, attori e professionisti del settore.

Mara Venier inaugurerà ufficialmente la raccolta fondi con “Domenica In”, mentre Francesca Fialdini e Marco Liorni proseguiranno l’impegno a supporto della Fondazione.
Il prime time sarà animato da “Tale e Quale Show”, guidato dall’ambassador Airc Carlo Conti, il quale, ricordando l’intuizione di Pippo Baudo, sottolinea l’importanza di sfruttare la propria visibilità per promuovere la ricerca.

Conti, con commovente sincerità, condivide un’esperienza personale, legata alla perdita del padre, rivelano, che ha, che, che, che, che, che, che, che, che, che, che, che, che che, che, che, che, che, che, che, che, che, che, che, che, che che, che ha portato alla consapevolezza del valore della prevenzione e della lotta al tabù che ancora circonda la malattia.
Anna Mondino, direttrice scientifica di Airc, evidenzia come il 50% delle persone colpite da tumore oggi abbia la possibilità di guarire e ritornare a una vita normale, mentre il 40% delle nuove diagnosi potrebbe essere evitato grazie all’adozione di stili di vita sani e alla partecipazione a programmi di screening. La collaborazione con Rai è un canale imprescindibile per diffondere queste informazioni vitali al grande pubblico, generando consapevolezza e promuovendo la prevenzione.

Il successo duraturo di Airc, che conosce bene 9 italiani su 10, è in gran parte dovuto alla visibilità garantita dalla televisione, in particolare dalla Rai.

Grazie al numero solidale 45521, sono stati raccolti oltre 156 milioni di euro, fondi che hanno sostenuto centinaia di progetti innovativi per la cura del cancro.
Andrea Sironi, presidente Airc, sottolinea come questa partnership, nata da valori condivisi, rappresenti un modello di successo, un esempio di come il servizio pubblico e la società civile possano unirsi per affrontare una sfida complessa.
Una delle novità di quest’anno è “Nessun uomo è un’isola”, una produzione di Rai Documentari che offre uno sguardo intimo e coinvolgente sulle vite di ricercatori, medici e giovani pazienti, divenuti portavoce di una speranza condivisa.
Questa produzione, in onda martedì 4 novembre su Rai 3 e disponibile su RaiPlay, invita a riflettere sulla complessità della malattia, sul coraggio di chi la affronta e sulla forza della ricerca scientifica.

La maratona non è solo una raccolta fondi, ma un gesto di comunità, un messaggio di speranza e un impegno costante nella lotta contro il cancro.

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