## Un Rinascimento di Pietra e Memoria: la Basilica di San Benedetto Rinasce a NorciaNorcia palpitava di un’emozione palpabile.
Sotto l’imponente schema delle gru, testimoni di un’opera titanica, la piazza centrale si era gremita di persone: cittadini ritornati, giornalisti, passanti, tutti rivolti verso un punto focale: la Basilica di San Benedetto.
Un luogo simbolo, marchiato a fuoco dal terremoto che, tra il 2016 e il 2017, lacerò il cuore del Centro Italia.
Un sisma che non solo abbatté edifici, ma sradicò vite, lasciando dietro di sé un bilancio drammatico di perdite umane, feriti, sfollati e distruzione.
Ma oggi, a quasi dieci anni da quella devastazione, la Basilica si erge di nuovo, un faro di speranza e resilienza per una comunità ancora segnata dal dolore.
Non si tratta di una semplice ricostruzione, ma di un’operazione di restauro che trascende la mera riproduzione dell’aspetto originario, configurandosi come un atto di fede e un profondo omaggio alla memoria.
L’impegno profuso nel recupero dei materiali originali è stato arduo, quasi certosino.
Ogni pietra, strappata dalle macerie, è stata catalogata, analizzata e, ove possibile, riposizionata nel suo luogo originario, o in una collocazione coerente con le sue caratteristiche dimensionali e strutturali.
Questo processo ha permesso di svelare dettagli inediti sull’edificio, offrendo una comprensione più profonda della sua storia e della sua architettura.
Tra le scoperte, la comparsa inaspettata di due affreschi a sinistra dell’ingresso, segni tangibili della capacità dell’arte di trasformare anche le ferite più profonde in bellezza e ispirazione.
Il progetto, sostenuto da Eni e coordinato da un team multidisciplinare che include il Ministero della Cultura, l’Arcidiocesi di Spoleto e Norcia, la Regione Umbria e il Comune di Norcia, ha perseguito l’obiettivo di restituire un edificio fedele al suo spirito settecentesco, ma con un occhio rivolto alla sicurezza sismica e alla sostenibilità.
I colori, ottenuti attraverso un’attenta descialbatura e analisi stratigrafica, testimoniano la volontà di rispettare l’autenticità della pietra.
“Non abbiamo creato un falso, ma abbiamo restituito un segno di continuità”, ha spiegato Paolo Iannelli, evidenziando la scelta di lasciare alcune cornici vuote, destinate a essere riempite in futuro.
“Abbiamo recuperato e ricollocato la maggior parte dei conci crollati, utilizzando metodi e tecnologie moderne per rendere l’edificio antisismico”, ha aggiunto Vito Barozzi, sottolineando l’innovazione tecnologica applicata al restauro.
La riapertura della Basilica non è solo un evento religioso, ma un catalizzatore per la ripresa economica e sociale del territorio.
“Da questa riapertura ripartirà e si accelererà la ricostruzione”, ha affermato la presidente della Regione, Stefania Proietti.
Monsignor Renato Boccardo, vescovo della diocesi di Spoleto-Norcia, ha sottolineato come il Santo Patrono d’Europa continui a ispirare un modo di costruire la società basato sulla fede e il bene comune, un monito a non dimenticare che “per ricostruire non bastano le pietre, ma ci vogliono le comunità”.
Il sindaco Giuliano Boccanera, richiamandosi alla “regola di ora et labora” inventata da San Benedetto, ha sottolineato l’impegno costante profuso in questi nove anni di ricostruzione.
La conclusione della giornata è stata suggellata da un suggestivo videomapping realizzato da Eni, che ha illuminato la facciata della Basilica, proiettando le parole del santo patrono d’Europa e valorizzando la maestosità del rosone.
Il silenzio commosso degli abitanti, molti dei quali non avevano mai visto la Basilica in questa sua veste rinnovata, è stato interrotto dal fragoroso applauso dei bambini, testimoni di un miracolo di resilienza e speranza.
Un momento indelebile, immortalato dagli smartphone e impresso nei cuori di una comunità che, ferita ma non spezzata, guarda al futuro con rinnovata fiducia.






