- pubblicità -
- pubblicità -

Rossini Opera Festival 2026: Tra Storia, Innovazione e Celebrazioni

- Advertisement -

## Rossini Opera Festival 2026: Un Viaggio tra Storia, Innovazione e CelebrazioniIl Rossini Opera Festival, giunto alla sua 47ª edizione, si appresta a illuminare la città di Pesaro dall’11 al 23 agosto 2026, offrendo un ricco e variegato programma che celebra l’opera rossiniana in tutte le sue sfaccettature.

Quest’anno, il Festival non solo ripercorre un percorso storico significativo, ma guarda al futuro con un approccio innovativo e un omaggio sentito ai protagonisti che hanno contribuito a definire l’identità dell’evento.

L’apertura del Festival, l’11 agosto presso l’Auditorium Scavolini, sarà grandiosa e solenne con un nuovo allestimento de *Le Siège de Corinthe*, diretto dal maestro Carlo Rizzi e firmato dalla regia di Davide Livermore.

Una scelta audace che, con un cast internazionale di voci di spicco – tra cui Adrian Sâmpetrean, Matteo Roma e Vasilisa Berzhanskaya – promette di risvegliare l’energia drammatica e la vivacità musicale di quest’opera spesso trascurata nel panorama operistico.
La scenografia, curata da Eleonora Peronetti e Paolo Gep Cucco, i costumi di Gianluca Falaschi e le luci di Nicolas Bovey, si preannunciano elementi chiave per creare un’esperienza visiva coinvolgente e suggestiva.

Il Festival non dimentica i suoi capisaldi, riproponendo due spettacoli iconici che hanno segnato la storia dell’evento.

*L’occasione fa il ladro*, un gioiello registico di Jean-Pierre Ponnelle, torna a incantare il pubblico grazie alla cura di Sonja Frisell, che ne preserva l’eleganza e la freschezza.

L’opera, che vide il debutto di importanti voci rossiniane, sarà interpretata da un cast di cantanti di talento, tra cui Manuel Amati e Damiana Mizzi.

Accanto ad essa, *La scala di seta*, allestimento innovativo di Damiano Michieletto, un vero punto di svolta nella carriera del regista, viene riproposto con la direzione di Iván López-Reynoso, preservandone l’efficacia scenica e la sua capacità di coinvolgere il pubblico con un linguaggio visivo moderno.

Un elemento imprescindibile del Festival è la tradizione dell’Accademia Rossiniana “Alberto Zedda”, che quest’anno porterà in scena *Il viaggio a Reims* con la sua energia contagiosa e la vitalità dei giovani talenti.
Un’occasione preziosa per riscoprire un’opera buffa e popolare, simbolo della gioia e dell’improvvisazione rossiniana.

Il programma concertistico è altrettanto ricco e diversificato.
Il concerto celebrativo *Flórez 30*, dedicato al celebre tenore Juan Diego Flórez, offrirà un omaggio al suo talento e alla sua profonda connessione con l’opera rossiniana.
I classici *Concerti di Belcanto* vedranno l’esibizione di solisti di grande rilievo, mentre il ritorno di *Rossinimania*, con il virtuoso chitarrista Eugenio Della Chiara, offrirà un’occasione unica per esplorare il genio musicale di Rossini in un contesto insolito.
L’edizione si concluderà con la commovente esecuzione dello *Stabat Mater*, guidata dal direttore Domingo Hindoyan, un’opera sacra di profonda intensità emotiva e musicale.
Il Rossini Opera Festival 2026 si conferma dunque come un evento di primaria importanza nel panorama operistico internazionale, un ponte tra tradizione e innovazione, un omaggio al genio di Gioachino Rossini e un trampolino di lancio per le nuove generazioni di artisti.

- pubblicità -
- Pubblicità -
- pubblicità -
Sitemap