lunedì 28 Luglio 2025
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Uan torna in scena: Bim Bum Bam, un omaggio all’immaginazione.

Il fascino di un pupazzo di stoffa può sembrare un paradosso, un residuo di infanzia che sfugge alla logica adulta.
Eppure, esiste una risonanza profonda, quasi palpabile, che si sprigiona da un peluche come Uan, il cane rosa iconico di una generazione.

La sua esistenza, pur tessuta di fili e imbottitura, trascende la semplice materialità, evocando ricordi, emozioni e un senso di calore familiare.

Manuela Blanchard, con un sorriso nostalgico, ne sa qualcosa.
Uan, con i suoi occhi vivaci e un ciuffo rosa shocking, incarna un’epoca, un’infanzia spensierata per chiunque abbia vissuto gli anni ’80 e oltre.

Più che un semplice pupazzo, Uan è diventato un simbolo, un compagno silenzioso di avventure immaginarie.
Il suo ruolo in “Bim Bum Bam” non fu casuale.
Il programma, nato sulla rete Fininvest, rappresentò un fenomeno culturale, un vero e proprio cult che ridefinì i pomeriggi televisivi dedicati all’infanzia.

“Bim Bum Bam” lanciò talenti che poi avrebbero segnato il panorama televisivo italiano e creò un legame emotivo profondo con il suo pubblico, trasformando un semplice contenitore di intrattenimento in un punto di riferimento generazionale.

Ora, a distanza di oltre quarant’anni dal suo debutto, “Bim Bum Bam” si reinventa, lasciando il piccolo schermo per conquistare il palcoscenico teatrale.

Un’occasione unica per rivivere l’atmosfera magica del programma, arricchita da nuove interpretazioni e un’esperienza immersiva.
La prima data zero è prevista per il 18 ottobre al Teatro Sociale di Alba, seguita da una prima nazionale il 29 ottobre al Teatro Lirico di Milano e da una tournée che toccherà importanti città italiane, tra cui Torino, Ferrara, Napoli, Roma, Catania, Palermo e Montecatini.
Questa riproposizione teatrale assume un significato ancora più profondo: un sentito omaggio a Enrico Valenti, l’ingegnoso creatore di Uan, scomparso prematuramente il 15 luglio.
Valenti non fu solo un artista talentuoso, ma un architetto di emozioni, capace di donare vita a un personaggio che ha saputo entrare nel cuore di milioni di bambini e adulti, testimoniando il potere dell’immaginazione e la capacità di un pupazzo di stoffa di diventare un vero e proprio amico.
Lo spettacolo si configura quindi come un tributo alla sua eredità creativa e al suo contributo inestimabile al mondo dell’intrattenimento per l’infanzia.

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