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Virginia Woolf: Ritorna *The Life of Violet*, inedito umoristico

A distanza di oltre ottant’anni dalla sua scomparsa, una scoperta significativa arricchisce il corpus letterario di Virginia Woolf: l’inedito *The Life of Violet*, un’opera giovanile che, per la prima volta, viene resa accessibile al pubblico.
Scritto nel 1907, quando la scrittrice aveva appena venticinque anni, il volume si configura come un vibrante omaggio a Violet Mary Dickinson, figura ispiratrice e amica preziosa, e ne precede di un ventennio il debutto romanzesco con *La Crociera*.
*The Life of Violet* si presenta come una raccolta di tre racconti umoristici intrecciati, un’opera d’esordio che prefigura i temi femministi che avrebbero permeato i suoi capolavori successivi, come *Una Stanza Tutta Per Sé*.
L’opera, edita da Princeton University Press, è un’audace sperimentazione narrativa: Woolf adotta la voce di un biografo inetto per narrare le vicende di Violet, una gigantessa dalle dimensioni paragonabili a un metro e novanta.
Quest’ultima, con un’eccentricità e un disordine che riflettono in parte il carattere di Dickinson, si erge a parodia delle convenzioni aristocratiche, trovando la felicità nella costruzione di un rifugio personale e intraprendendo un viaggio in Giappone con l’obiettivo di contribuire alla creazione di un ordine sociale radicalmente nuovo.

Il libro è intessuto di invenzioni bizzarre – nevicate di mandorle zuccherate, vasche da bagno realizzate con uova di struzzo dipinte – che sovvertono la tradizionale narrazione matrimoniale, rifiutando la dicotomia vittoriana tra virtù e ambizione.

*The Life of Violet* celebra l’amicizia femminile, la risata e la resilienza, abbattendo barriere sociali e affrontando metaforicamente creature fantastiche e oppressive norme.
La scomparsa di Virginia Woolf, avvenuta nel 1941, è tragicamente segnata dal suicidio.

Le sue carte, conservate a Longleat House, dimora storica della famiglia del Marchese di Bath, custodi di un’amicizia profonda, hanno recentemente restituito un tesoro inatteso.

Nel 2022, Urmila Seshagiri, stimata studiosa della Woolf, ha scoperto il dattiloscritto durante la ricerca di materiale per il memoir *Schizzi dal Passato*.
La studiosa, guidata dall’archivista attraverso una magnifica scala ornata di ritratti di famiglia, ha descritto il momento della scoperta: una scatola color crema, un dattiloscritto rilegato in zafferano.

Seshagiri spera che questa pubblicazione contribuisca a dissipare le immagini stereotipate che spesso avvolgono la figura di Woolf, ridotta a scrittrice cupa e suicida.

L’opera giovanile rivela una personalità vivace, brillante e socievole, unita a un acuto senso dell’umorismo che permea i racconti.
Woolf, fino alla fine della sua vita, ha affrontato l’assurdità dell’esistenza con intelligenza e spirito critico, manifestando una profonda consapevolezza della condizione umana.

La riscoperta di *The Life of Violet* offre una nuova, illuminante prospettiva su una delle figure più emblematiche della letteratura del Novecento.

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