Debate in the Treviglio Bergamo City Council over remote participation for pregnant women and new parents

27 febbraio 2025 – 23:15

Il consiglio comunale di Treviglio Bergamo, presieduto da una coalizione di centrodestra, è stato teatro di un acceso dibattito tra la consigliera Silvia Colombo di Fratelli d’Italia e la capogruppo Pd Matilde Tura. La questione riguardava la proposta di consentire la partecipazione da remoto al consiglio per donne in gravidanza a rischio e neogenitori. Durante la seduta settimanale, Colombo ha espresso il suo voto contrario sostenendo che la partecipazione deve essere prioritaria per chi ricopre cariche istituzionali, lasciando intendere che situazioni personali come maternità o malattia dovrebbero essere gestite diversamente.Questa posizione ha suscitato forte sconcerto nell’opposizione, che ha evidenziato come il sindaco leghista Juri Imeri avesse già reso possibile la videoconferenza per ospiti esterni al Consiglio senza costi aggiuntivi per la collettività. Tale modalità era vista come un segnale di attenzione e rispetto verso le esigenze temporanee delle persone coinvolte.La stessa Colombo, precedentemente impegnata nella campagna elettorale del 2021, aveva espresso l’importanza di anticipare i bisogni della popolazione per essere pronti ad agire al momento opportuno. Tuttavia, il suo atteggiamento nei confronti della proposta di Tura sembrava contraddire questa visione.Dall’altra parte, Matilde Tura ha manifestato amarezza per il rifiuto della proposta, sottolineando l’importanza che la politica si adoperi concretamente per rimuovere gli ostacoli che le donne incontrano nel contribuire alla società in tutti i settori. Ha evidenziato anche l’apparente ipocrisia dei partiti politici che fanno della famiglia e della natalità argomento centrale della loro propaganda elettorale senza sostenerne con azioni concrete le implicazioni sociali.In un post sui suoi profili social media, Colombo ha condiviso una foto scattata durante la sua gravidanza con una didascalia toccante sulle difficoltà incontrate nel partecipare ai consigli comunali dopo il parto. Ha evidenziato come le restrizioni imposte alla sua partecipazione virtuale sembrassero motivate più da ragioni ideologiche che da reali necessità pratiche.

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