Nell’atmosfera carica di tensione della corte d’assise, Gérard Depardieu incarna due facce contraddittorie: da un lato, esprime un sentimento di apprensione e insicurezza, quasi a suggerire che sia la vittima di una qualche sorta di malinteso. Dall’altro, il suo linguaggio del corpo e la sua eloquenza oratoria diventano sempre più accesi, sfociando in un’affermazione dura e decisa. Gli avvocati delle due donne, Amélie e Sarah, non perdono l’occasione di evidenziare le incongruenze nelle sue dichiarazioni: egli ha cambiato più volte versione sulle sue parole, sugli aspetti della scena in cui fu coinvolto, ma soprattutto si è distaccato da Emile Louis, un noto aguzzino seriale che per anni aveva sconvolto Parigi.
Depardieu, incriminato e insicuro: il linguaggio del corpo e l’eloquenza accusatoria.
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