Deserto dei centri: Italia sta perdendo spazi commerciali, ma le periferie stanno cambiando faccia.

L’Italia si avvicina all’apice della crisi desertificazione commerciale, un fenomeno inarrestabile che sembra destinare a trasformarsi in un declino irreversibile delle città. Un quadro preoccupante emerge dall’analisi del centro studi Confcommercio, condotta in collaborazione con il centro studi Guglielmo Tagliacarne, che analizza i dati dal 2012 al 2024 e segnala un decremento impressionante di negozi al dettaglio. Alcune delle cifre più significative: quasi 118mila negozi si sono spenti (-21,4%) sul territorio italiano, mentre il numero degli stabilimenti di commercio ambulante ha subito una flessione ancora più marcata con la chiusura di circa 23 mila attività (-24,4%). Ciò significa che le città stanno perdendo non solo spazi commerciali e opportunità lavorative ma anche un elemento essenziale per l’identità culturale ed urbanistica delle comunità locali.Sorprendente è invece la crescita delle attività di alloggio e ristorazione, che hanno registrato un aumento notevole con ben oltre 18.500 nuove iniziative approvate dalle autorità amministrative. Questa inversione di tendenza può essere interpretata come una risposta alle mutate esigenze dei cittadini, sempre più orientati verso esperienze immersive e di intrattenimento che includono ristorazione e soggiorno.L’aspetto particolarmente critico è rappresentato dai centri storici delle città, dove la desertificazione commerciale sembra avere un impatto ancora più devastante. Questi quartieri hanno nel loro patrimonio una storia e una cultura preziosissime, ma si trovano ora a fronteggiare una discesa irreversibile del numero dei negozi e degli spazi commerciali, che rischia di cancellarne l’identità storica e culturale.Le periferie non sono esenti da questo fenomeno, ma con un quadro meno drammatico. I dati suggeriscono una graduale riduzione del numero dei negozi al dettaglio anche in queste aree, pur con un decremento meno marcato rispetto ai centri storici.In sintesi, l’Italia si trova di fronte a una vera e propria crisi della presenza commerciale nelle città, che minaccia la vita economica e culturale di questi centri. L’incremento delle attività di alloggio e ristorazione rappresenta un punto di partenza per l’incontro tra tradizione ed innovazione, ma la necessità è quella di ripensare le strategie urbanistiche e commerciali che possono favorire una maggiore competitività, sostenibilità e flessibilità del sistema commerciale.

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