“Detenuto a Opera nega accuse USA: sorpreso dalla vicenda intricata”

Durante l’incontro avvenuto questa mattina nel carcere di Opera, Mohammad Abedini Najafabadi ha espresso con fermezza la sua totale estraneità alle accuse che gli vengono mosse dagli Stati Uniti. Il cittadino arrestato a Malpensa il 19 dicembre scorso ha ribadito al suo legale Alfredo de Francesco di essere profondamente “stupito” di trovarsi coinvolto in una vicenda così intricata. Nel corso della lunga conversazione tra Abedini e il suo difensore, non è stato affrontato il caso della giornalista Cecilia Sala, detenuta a Teheran dallo stesso giorno dell’arresto di Abedini. Tuttavia, il detenuto ha rivelato di aver appreso della situazione della giornalista tramite i notiziari televisivi che vengono trasmessi all’interno del carcere. La complessità e la delicatezza delle circostanze che coinvolgono entrambi i casi sono state al centro del dialogo tra l’avvocato e il suo assistito, che continua a proclamare la sua innocenza con convinzione. La vicenda si fa sempre più intricata mentre le indagini proseguono, gettando luce su un intreccio di eventi che coinvolgono due persone apparentemente estranee tra loro ma unite da un destino comune fatto di ingiustizie e misteri da svelare.

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