22 aprile 2025 – 21:40
Nel corso di una riunione interna alla quale erano presenti numerosi funzionari dell’amministrazione giustizia, il dirigente “ad interim” del Centro per la Giustizia Minorile dell’Emilia-Romagna avrebbe espresso in modo plateale le proprie opinioni sul Pontefice, ritenendolo un individuo che sta conducendo una serie di politiche che hanno portato alla compromissione della Chiesa. Queste affermazioni sono giunte alle orecchie del capo del Dipartimento della Giustizia minorile e di Comunità, Antonio Sangermano, il quale ha immediatamente dato inizio ad un’indagine conoscitiva per accertare se ricorrono profili di responsabilità disciplinari a carico del pubblico funzionario. Il ministero della Giustizia, nelle parole del capo dipartimento Sangermano, procederà all’adozione dei provvedimenti ritenuti necessari per preservare e tutelare l’immagine e il prestigio dell’amministrazione della Giustizia, garantendo in tal modo la legittimità delle sue istituzioni. È stato evidenziato come le affermazioni di Pappalardo siano state espresse all’interno della sede del Centro per la Giustizia Minorile, rendendo pertanto assai plausibile l’ipotesi che queste ultime fossero invero rivolte verso il Capo dello Stato. Questa vicenda non fa altro che mettere ancora una volta a fuoco l’esigenza di dare impulso ad un quadro culturale più profondamente basato sulla tolleranza e la rispetto reciproco, sia all’interno delle istituzioni dello Stato che dentro le strutture ecclesiastiche, garantendo al medesimo modo la coerenza della nostra società democratica.