14 gennaio 2025 – 20:45
Andrea Bisacchi, conosciuto come don Andrea, è una presenza costante e radicata nel tessuto urbano di Torino da quasi trent’anni. Vive nel cuore di un quartiere segnato dalla presenza delle baby gang e dalla microcriminalità, ma il suo impegno si estende ben oltre le mura delle parrocchie di San Gioacchino e Maria Regina della Pace. Il suo territorio comprende Aurora e Barriera di Milano, luoghi densi di storie e contraddizioni che sfuggono a una comprensione superficiale.Don Andrea è testimone di una realtà complessa e mutevole, in cui la fragilità dei giovani si scontra con la durezza del contesto sociale. Attraverso un lavoro instancabile di prevenzione ed educazione, coinvolge centinaia di ragazzi provenienti da 22 diverse nazionalità, offrendo loro opportunità concrete per costruire un futuro migliore.L’ascolto attento delle voci dei giovani mette in luce una profonda incertezza sul domani, alimentata anche dalle conseguenze della pandemia. Le immagini degli spari in strada sono solo la punta dell’iceberg di una realtà fatta di paure e disorientamento. Don Andrea si interroga su cosa porti questi ragazzi a compiere azioni estreme, consapevole che ogni persona è un universo complesso da esplorare.La presenza diffusa della microcriminalità e della prostituzione in alcune zone abbandonate della città richiede una risposta articolata che vada oltre il semplice intervento delle forze dell’ordine. È necessario ricostruire il tessuto sociale e riportare la speranza nelle comunità più emarginate, offrendo opportunità concrete per uscire da circoli viziosi di povertà e violenza.Don Andrea rappresenta un faro di speranza in un contesto segnato da sfide immense, dimostrando che l’impegno costante e la fiducia nei giovani possono aprire nuove strade verso un futuro più luminoso per tutti. La sua opera va oltre le statistiche e i dati anagrafici, perché sa cogliere l’essenza profonda di ogni individuo e crede fermamente nel potenziale trasformativo dell’amore e della solidarietà.
